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Rievocazione storica e banchetto medievale nel carcere-castello

EBOLI. Un castello, un principe e-ovviamente-una principessa: l’Eboli di ieri ritornerà a vivere, venerdì sera (ore 19,30) nell’imponente castello Colonna che spalancherà i suoi portoni antichi ad...

EBOLI. Un castello, un principe e-ovviamente-una principessa: l’Eboli di ieri ritornerà a vivere, venerdì sera (ore 19,30) nell’imponente castello Colonna che spalancherà i suoi portoni antichi ad una rievocazione storica teatralizzata, con annesso raffinato ed elegante banchetto di medievale memoria. Un connubio vincente tra partecipazione e inclusione è questo che troverà spazio nella splendida dimora storica che da diversi anni ormai ospita l’istituto a custodia attenuata per il recupero delle dipendenze (Icatt), diretto da Rita Romano che ha, sin da subito, fortemente voluto l’iniziativa sorta per volontà di Carmen Autuori, presidentessa dell’associazione “Le amiche buongustaie&friends”.

Un progetto, una storia, una missione che ruotano attorno alla sublime figura della principessa Ana de Mendoza y de La Cerda, moglie di Ruy Gomez de Silva, principe sovrano, un tempo, di Eboli, di cui si evocherà, da secoli lontani, la storia, trasponendo in messinscena la vita della principessa Ana, tra intrighi, passioni e amore. La stessa sarà affidata ai bravissimi attori della Compagnia di Teatro del Bianconiglio, diretta dall’ebolitano Bruno Di Donato. La parte gastronomica, invece, sarà completamente curata dalle sapienti mani di Antonello Cuciniere, cittadino ebolitano con la passione dell’arte culinaria. Sia il lavoro teatrale che la parte gastronomica vedranno impegnati diversi ospiti della struttura penitenziaria. A curare i dettagli della serata sarà la giovane wedding planner Anna Palo. Supporto prezioso sin dall’inizio dell’ambizioso progetto è stato fornito da Christian Di Biase, altro giovane, cultore di storia e tradizioni locali, appassionato, anch’egli, alla storia della sua città.

Non mancano intanto input e suggerimenti da parte dei membri della neonata associazione che, nell’occasione, si presenterà ufficialmente al pubblico. «Noi, “Amiche buongustaie”- spiegano le socie - vogliamo, con questo evento, contribuire in maniera tangibile all'integrazione tra "il dentro" e il "fuori", affinché l’Istituto non sia una realtà avulsa dal contesto sociale. A cena con Doña Ana vuole coniugare storia, arte, passione, cultura, cucina, teatro».

Alessandra De Vita

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