Gli ufficiali tedeschi firmano la resa nella Reggia di Caserta

LA STORIA

Resa di Caserta, la vera Liberazione

Settantacinque anni fa nella Reggia vanvitelliana fu siglata la fine del conflitto armato

Ci sono avvenimenti storici che vengono trascurati o ignorati. Uno è sicuramente la “resa di Caserta” del 29 aprile 1945. Esattamente settantacinque anni fa, nella famosa reggia vanvitelliana, i rappresentanti di Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania firmarono il trattato che segnava ufficialmente la capitolazione in Italia di tedeschi e fascisti di Salò. Tutti noi celebriamo il 25 aprile festa della Liberazione, ma la data fatidica che restituì l’Italia alla pace e alla completa libertà fu indiscutibilmente quella del 29 aprile. A Caserta i tedeschi accettarono di arrendersi senza condizioni e il conflitto sul suolo nazionale, incominciato con lo sbarco e le sanguinose battaglie sulle spiagge di Salerno, finalmente ebbe termine. Dall’8 settembre 1943, inizio dell’operazione Avalanche, erano trascorsi diciannove mesi di opprimente occupazione germanica. Tedeschi e fascisti deponevano le armi e l’Italia, finalmente, poteva guardare al futuro da ricostruire. Ma anche se al tavolo casertano il governo italiano non fu presente, orgogliosamente possiamo dire che quella trance di guerra per liberare il suolo nazionale fu combattuta e vinta anche dai partigiani e dal rinato esercito del Cil. Migliaia di soldati italiani caddero sulla linea del Volturno, sulla Gustav, sulla linea Gotica e toccò alle brigate della resistenza scacciare i tedeschi da Roma e dalle grandi città del Nord senza dimenticare le bande di coraggiosi combattenti salernitani che affrontarono i tedeschi nella montagna di Acerno, a Sarno e a Scafati, e ricordando l’eroica insurrezione di Napoli, che consegnò al generale Clark la città vesuviana completamente libera. La resa fu firmata nella Reggia di Caserta, quartier generale delle forze alleate in Italia.

La cosiddetta operazione “Sunrise” si svolse fin dalle prime battute senza che il Führer e i suoi fedelissimi ne sapessero nulla. E lo stesso ministro Graziani e Valerio Borghese ne furono tenuti all’oscuro. La trattativa si svolse in gran segreto in Svizzera tra Karl Wolff, capo delle SS in Italia, e Allen Dulles con i suoi agenti dell’Oss (Office of Strategic Services). Wolff aveva l’avallo del generale von Vietinghoff, comandante della zona europea Sudovest. Questi, dopo il totale sfondamento della Linea Gotica, aveva lavorato per una pace separata all’insaputa di Berlino. Hitler non gli aveva perdonato i rovesci in Italia e gli tolse ogni incarico in favore di Kesserling, diventato di colpo il più potente generale del Reich. Ma era, ormai, una Germania a pezzi e Wolff proseguì la trattativa incontrando a Lucerna gli 007 di Dulles e convincendo Rodolfo Graziani, rifugiatosi nella città del lago dei Quattro Cantoni, a dargli la delega scritta per rappresentare la Rsi al tavolo di Caserta. Tale atto fu consegnato al maggiore Eugen Wenner, che assieme al colonnello Viktor von Schweinitz, ufficiale di fiducia di von Vietinghoff, era stato incaricato di firmare il documento della capitolazione della Wermacht e della Rsi in Italia. Il trattato, controfirmato dai comandanti delle tre armi alleate, fu redatto in inglese e in tedesco, e fissava per le ore 12 (14 ora italiana) del 2 maggio 1945 la sospensione di ogni ostilità sul suolo italiano. La conclusione della trattativa avvenne la sera stessa alla presenza del rappresentante di Stalin, ma senza nessun osservatore italiano. Furono decisi, tra l’altro, la non consegna delle armi e il trattamento dei prigionieri.

Non fu facile condurre in porto l’operazione “Sunrise”. La resa di Caserta fu preceduta il giorno 28 dall’uccisione di Mussolini a piazzale Loreto, dalla resa di Graziani nelle mani degli americani nello stesso giorno della firma, seguita dal suicidio di Hitler il 30 aprile. In seguito a questo crollo totale, Wolff riuscì a convincere Kesserling a non sacrificare altre migliaia di a vite umane così l’ultima guarnigione di Berlino gettò le armi il 2 maggio e la Germania nazista si arrese due giorni dopo.