il progetto di valorizzazione

Reperti dell’antica Pompei nel Real Polverificio borbonico di Scafati

di LUIGI NOVI L’antic. a Pompei sarà custodita al Real Polverificio borbonico di Scafati. L’idea è stata lanciata dal soprintendente degli Scavi Archeologici di Pompei, Massimo Osanna, alla Borsa...

di LUIGI NOVI

L’antic. a Pompei sarà custodita al Real Polverificio borbonico di Scafati. L’idea è stata lanciata dal soprintendente degli Scavi Archeologici di Pompei, Massimo Osanna, alla Borsa Internazionale del Turismo Archeologico, tenutasi a Paestum. L’obiettivo è quello di utilizzare la maestosa struttura di via Pasquale Vitiello, a Scafati, insieme all’area che ricade nel territorio pompeiano, nell’ambito del progetto di valorizzazione dell’area archeologica tra le più grandi al mondo.

Un ponte culturale e turistico, quindi, tra Pompei e Scafati, e, in particolare, tra Pompei e l’Agro Nocerino – sarnese. «Per il rilancio completo di Pompei – ha dichiarato Antonio Pecoraro, presidente di Archeomed, il consorzio per la valorizzazione dei siti archeologici– bisogna coinvolgere altre dimore storiche. La mole di reperti e le necessità espositive sono tali che occorreranno diversi altri spazi». La “nuova” Pompei, insomma, sarà l’occasione di rilancio non solo per la città ai piedi del Vesuvio ma per l’intero comprensorio della Valle del Sarno. «In quest’area – continua Pecoraro – si concentra una parte straordinaria dell’economia campana. E’ encomiabile l’idea di utilizzare edifici storici pubblici di grane valore, salvandoli dall’inutilizzo e dall’incuria». Lo scopo sarebbe quello di realizzare un parco di collegamento lungo l’asse Nuceria-Pompei e la riqualificazione archeologica dell’intera Valle. «Pompei cattura l’immaginario collettivo del mondo, ma non dobbiamo dimenticare la grandezza di Nuceria. Abbiamo la possibilità di realizzare il più grande parco archeologico d’Europa» conclude Pecoraro.

L’idea di utilizzare la struttura scafatese per l’esposizione dei reperti archeologici fu lanciata già dal professor Francesco Prosperetti, attuale soprintendente del Colosseo, che, durante il suo mandato a Salerno, aveva proposto di riutilizzare il Polverificio a tal senso. Così, dopo l’utilizzo della caserma borbonica nocerina “Tofalo”, già passata sotto il controllo della soprintendenza di Pompei per il recupero e la custodia dei reperti archeologici campani, il grande progetto per la salvaguardia e il rilancio di Pompei utilizzerà altri edifici storici per l’esposizione di reperti. Ad accogliere il progetto con plauso le amministrazioni comunali di Pompei e di Scafati. «Tra i vari progetti che abbiamo presentato – ha detto l’assessore di Pompei Pietro Orsineri – c’è anche quello per il recupero dell’area pompeiana del Real Polverificio dove speriamo si possa sviluppare una grande area museale». Così l’assessore alla Cultura di Scafati, Antonio Fogliame: «Ben vengano le idee della soprintendenza pompeiana. Il nostro obiettivo è quello di tendere una mano e fare alleanza turistica e culturale con Pompei. Ottima pensata quella di esporre i reperti archeologici nelle nostre casematte che abbiamo nella struttura borbonica».

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