L'INTERVISTA

Renga: «Ritorno a Salerno. Ci siamo ripresi la musica»

Il 14 concerto al Porto Turistico: «Ho pensato ad una scaletta speciale per questi luoghi»

Il borgo misterioso, vero gioiello della Costiera amalfitana che ha incantato l'umanità, si lascerà travolgere dalla voce e dall'energia di Francesco Renga, che il 14 agosto sbarcherà al Porto Turistico di Maiori per una tappa della sua nuova tournée estiva prodotta da “Friends & Partners” e organizzata da “Everlive Italia” con il supporto di “Veragency”. Sul palco l’artista bresciano sarà accompagnato da Fulvio Arnoldi (chitarra acustica e tastiere), Vincenzo Messina (pianoforte e tastiere) e Stefano Brandoni (chitarre). Le suggestioni acustiche dell’Acoustic Trio, Estate 2021” da luglio stanno facendo il giro di tutta l'Italia, dal Castello Sforzesco di Vigevano all’Arena Villa Dante di Messina.

Cosa provi a tornare sul palco dopo tutto questo tempo?

Sono felice perché sono tornato a fare il lavoro più bello, quello di condividere le canzoni su un palcoscenico. Il tour sta andando molto bene e sono felice di tornare a Salerno. Ho bazzicato quei luoghi quando avevo vent'anni. Ho vissuto per un po' a Salerno e torno con piacere, anche perché il posto dove si terrà il concerto a Maiori è bellissimo.

È più intimo?

Il concerto è stato studiato ad hoc per l'intimità di questi luoghi. Ho pensato a una scaletta speciale per questi luoghi. È qualcosa di nuovo. Siamo sul palcoscenico senza in ear, a contatto diretto con la gente. Sarò senza le cuffiette, che ti tolgono l'opportunità di dialogare veramente con le persone. Ed è la cosa più bella di questo tour.

In un solo concerto un repertorio di oltre vent’anni di canzoni: come le hai scelte?

È una scaletta nella quale riporto tutte le mie canzoni classiche, rilette in versione acustica. È un concerto molto speciale che non vedo l'ora di portare sul palco di Maiori.

Quali canzoni ascolteremo?

Sono tutte piezz 'e core come si dice, no? Ci sono molte canzoni che non facevo da un po'. E' uno spettacolo non per il pubblico ma con il pubblico. Non avendo sequenze in cuffia, la musica scaturisce in maniera naturale, e si instaura con il pubblico un rapporto diretto. Se voglio allungare un ritornello perché mi accorgo che la gente lo canta, andiamo avanti a suonare. Ogni concerto sarà uno spettacolo a se.

Chi ci sarà sul palcoscenico?

Siamo tornati al centro della musica, senza artifici. Pianoforte, voce, una chitarra acustica e una elettrica. Una cosa davvero speciale, difficilmente ripetibile.

C'è anche un omaggio a Battiato?

Quando stavamo facendo le prove era appena venuto a mancare Franco. Ho avuto la fortuna e l'onore di incrociare il mio percorso artistico con lui anni fa. È venuto naturale l'omaggio a un grande artista.

Trent'anni di musica, hai una canzone preferita?

Tutte, ma quella che mi ha regalato un momento speciale è “Angelo”.

E il tour invernale?

Sarà diverso dallo spettacolo estivo. Non vorrei tornare indietro, ma fare comunque qualcosa di intimo.

Marianna Vallone