Spettacoli

Renga ringrazia i fan: Belli che siete, grazie Salerno

L’artista bresciano su Facebook: una accoglienza incredibile

SALERNO. Tredicenni scortate dalle madri e cinquantenni appena sgusciate fuori dall’ufficio ieri hanno condiviso la fila, davanti alla Feltrinelli in attesa di Francesco Renga che ha raccolto un pubblico transgenerazionale intorno a sè. Anche stavolta, il firma-copie del disco ha radunato centinaia di persone tutte munite della copia cartonata di “Scriverò il tuo nome”, l’ultimo disco del cantante bresciano che è arrivato puntualissimo al pian terreno della libreria di corso Vittorio Emanuele. In jeans, copricapo in cotone nero, e camicia bianca in stile vintage, Renga ha abbracciato e baciato i suoi fans. E con tutte loro si è lasciato pazientemente immortalare com’è prassi ormai consolidata del firma-copie: rito mediatico post-moderno che ricorda il backstage dei concerti in cui gli artisti erano soliti incontrare il fan club. Quello di Renga è davvero convinto del talento dell’ex frontman dei Timoria.

«È una persona molto dolce, o almeno questa è l’impressione» dice Chiara, 13 anni. Le fans un po’ più attempate apprezzano soprattutto la voce, calda e intensa e quella vena melodica così tipicamente italiana che pervade i suoi brani, complice una potenza vocale che evoca l’opera e il melodramma. Prodotto tra Milano e Los Angeles da Michele Canova, “Scriverò il tuo nome” contiene 12 brani inediti tra cui “Guardami amore”, il primo singolo estratto dall’album, che segna il ritorno di Renga come autore. Per il suo nuovo progetto, il cantautore ha confermato collaborazioni pregresse e ne ha messe in piedi altre con giovani autori emergenti. Con Fortunato Zampaglione ha scritto “Spiccare il volo”, “Perfetto”, “Migliore” e “Così diversa”, con Ermal Meta ha firmato “Il bene”; con Francesco Gabbani “L’amore sa”. C’è poi Nek, che con Renga, Luca Chiaravalli e Davide Simonetta, ha composto “I nostri giorni”. Per gli arrangiamenti vocali, Renga procede ancora nel solco di “Tempo reale”, il disco pubblicato nel 2014, utilizzando la propria voce come strumento al servizio delle parole, anziché le parole e la musica al servizio della voce. Il disco è il settimo del percorso da solista intrapreso da Renga agli inizi degli anni zero con l’album omonimo di debutto.


Poi è arrivato “Raccontami”, seguito da “Tracce”, il disco della definitiva consacrazione come solista presso il pubblico. Nel 2007 è uscito “Ferro e cartone”, il suo quarto album. Nello stesso anno Francesco Renga ha pubblicato anche il suo primo libro intitolato “Come mi viene”. Negli anni successivi ha dato alla luce “Orchestraevoce”, “Un giorno bellissimo” e “Il Tempo reale”.

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