Quelle “Gocce” di vita in rime sciolte del docente-geologo-poeta Abate

Dallo studio della crosta terrestre a quello del proprio “io” per cercare di dare risposte alla sua attività professionale e ad un’esistenza sempre più preda di quei “perché “ che condizionano ed a...

Dallo studio della crosta terrestre a quello del proprio “io” per cercare di dare risposte alla sua attività professionale e ad un’esistenza sempre più preda di quei “perché “ che condizionano ed a volte abbrutiscono i suoi tormentati segmenti di vita. “Gocce” è la raccolta di poesie e confessioni che Gianpiero Abate (foto), originario di Ogliastro Cilento, ha voluto proporre a quella società sovente distratta tanto da non poter assecondare sogni, speranze, realtà e prospettive. Geologo e docente di scuola media Abate si considera l’antesignano di un modo diverso di vedere e programmare il futuro partendo da quel passato che non è riuscito quasi mai ad esserne l’agognata piattaforma di lancio. Versi liberi che si innalzano nel cielo delle attese di vita che, probabilmente, hanno attratto ed avvinto lo stesso autore. Nelle diversità delle “rime sciolte” o di un resoconto di “momenti di vita giovanile “ si colgono le interiorità di una giovinezza diversa da quella sperata. Il geologo, a volte, cerca di prendere le distanze dal docente cercando di realizzarsi tra le rime di Profumi di sera, Il vecchio dallo sguardo dell’aquila, Due di tutto. Riuscirà Gianpiero Abate a conseguire quella realizzazione che continua a tormentarlo? (pi.co.)