il ricordo di tortora

«Quelle estati della signora Agata e della famiglia Moretti al lido California»

di ALESSANDRA DE VITA «S. ono stati qui, in vacanza, per 40 anni. Anzi no, 45». A parlare è Pippo Tortora, proprietario dello stabilimento balneare California, a Vietri sul Mare, ereditato dal suo...

di ALESSANDRA DE VITA

«S. ono stati qui, in vacanza, per 40 anni. Anzi no, 45». A parlare è Pippo Tortora, proprietario dello stabilimento balneare California, a Vietri sul Mare, ereditato dal suo fondatore, il padre Nino, dove la madre del regista Nanni Moretti, la signora Apicella (di cui l’autore di “Ecce Bombo” ha preso in prestito il cognome per il suo alter ego, Michele Apicella, in ben 5 film), ha trascorso le vacanze estive per tutti quegli anni.

La signora Agata è scomparsa, all’età di 89 anni, nel 2010 e domani uscirà nelle sale “Mia madre”, l’ultimo film del regista e sceneggiatore romano, quello forse più autobiografico, che racconta degli ultimi istanti di vita della donna, assistita dai suoi due figli, Nanni e Silvia: a interpretare quest’ultima è l'attrice romana Margherita Buy mentre Moretti ha serbato per se il ruolo da co-protagonista. Protagonista vera, difatti, della pellicola, prodotta da 01 Distribution e che probabilmente vedranno a Cannes, è la Buy che nel film è nelle vesti di regista i cui punti di forza, ma più di tutto le debolezze, ci riportano a quelle stesse nevrosi, più volte personificate dallo stesso Moretti, che hanno scritto una pagina significativa del cinema italiano.

Ma torniamo alla signora Agata e al suo legame, profondo, con la nostra Costa d’Amalfi, scenario a cui la professoressa di lettere al ginnasio, calabrese d’origine, non ha mai rinunciato e che non ha mai tradito per altri lidi. Catturata sin da subito dall’incanto delle nostre coste, la signora Agata, che molti ricorderanno per aver interpretato se stessa in “Aprile” (è entrata nella storia la sequenza in cui il figlio fuma uno spinello al suo fianco, mentre il tg annuncia la vittoria di Berlusconi), ha trascorso qui i suoi giorni migliori, quelli del sole e del mare, del relax, in compagnia della figlia Silvia, di sorelle e nipoti.

Ricordi che Pippo Tortora custodisce intatti nella sua memoria: «Venivano ogni anno, anche per più di tre mesi, nel’appartamento a due passi dal mare. Questa era la loro seconda casa. Da ragazzo veniva anche Nanni, poi gli impegni lo hanno allontanato. La signora Agata era sempre insieme alla figlia e alle sorelle; una di loro aveva sposato un professore universitario di Salerno».

Tortora parla della famiglia Moretti-Apicella come di persone molto alla mano, cordiali e socievoli. «Il più scontroso di tutti - ammette - era Nanni. Ma sono persone accoglienti. Una volta sono stato a casa loro, a via Mazzini, ospite per una settimana. Fu bello: il papà mi fece da Cicerone per i musei di Roma».

Luigi Moretti, padre del regista, era professore di epigrafia greca.«Una persona estremamente colta», ricorda Tortora che aggiunge: «Agata Apicella era una donna estremamente gioviale. Adorava la nostra cucina, prediligeva i piatti a base di pesce. Aveva stretto rapporti amichevoli con tutti gli altri avventori del lido, che spesso le chiedevano del figlio regista, più riservato e schivo rispetto alla madre».

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