gioi cilento

Quella passione per il legno lavorato

Marmora ha realizzato opere anche per la chiesa di Sant’Eustachio

GIOI CILENTO. Innamorato del legno ha donato alla Chiesa di Sant’Eustachio alcune sue creazioni che completano l’arredo sacro dell’antico tempio tanto caro alla popolazione del centro collinare cilentano. Michele Marmora, laureato in agraria e già docente di estimo negli istituti tecnici, è uno degli ultimi intarsiatori che si cimenta su pezzi o tronchi di ulivo o di noce. Una passione sbocciata nella vecchia bottega di falegname del padre, del quale è stato anche apprendista-discepolo,. Gli impegni di docente hanno solo in parte allentato l’interesse d’infanzia: rientrato, infatti, a Gioi ha subito cercato di assecondare la sua passione di lavorare e modellare il legno.

Ed allora complice il parroco mons. Guglielmo Manna, suo grande mèntore, Marmora ha ripreso la cassetta degli attrezzi con scalpellini, sgorbie, lime, limette e bisturi per dare sfogo all’innato trasporto che finalmente può realizzare. Volendo lasciare testimonianze d’affetto per il suo paese, Marmora ha deciso di impegnarsi sulle necessità della Chiesa, tanto cara ai suoi genitori, con creazione prima e l’offerta poi di quelle mirabili opere che oggi vengono ammirate ed apprezzate. Crocifisso, tabernacolo, battistero, ambone in noce o ulivo, angoli presepiali, completano ed adornano il complesso religioso incastonato nel suggestivo centro storico. Tutti lavorati a mano nel suo piccolo laboratorio, presentano colori propri risaltati da venature messe in risalto dall’intarsiatore. Marmora, con l’inseparabile valigetta degli attrezzi, continua a cercare altro legno da modellare per dare continuità a quell’arte che alimenta, sostiene e da un senso alle sue interminabili giornate.

Pietro Comite

©RIPRODUZIONE RISERVATA