SPETTACOLO

Quattro “Voci” per la musica

Giovani e talentuosi cantanti lirici campani danno vita alla “pop opera”

Cosa accade se quattro tra i più talentuosi cantanti lirici italiani uniscono le forze dando vita a un progetto discografico che attinge a piene mani dal genere “pop opera”, che da qualche tempo ha conquistato anche il cuore dei giovanissimi, raggiungendo una platea sempre più vasta? Ce lo dimostrano Giuseppe Gambi (tenore), Laura Esposito (soprano), Luigi Biondi (basso) e Tonia Langella (contralto) che in collaborazione con lo stimato direttore d’orchestra, Maestro Alterisio Paoletti, hanno rilasciato l’album intitolato “Voci”, contenete quattordici brani tra i più noti e popolari in tutto il mondo: Grande Grande Grande, ‘O sole Mio, Granada, Il Mondo, Nel blu dipinto di blu, Yesterday, My way, Quando Quando Quando, La vie en rose, Strangers in the night, Io che non vivo, Bésame Mucho, Nessun Dorma e Caruso. Un progetto, quello legato al gruppo di pop opera, che è sorto grazie all’intuizione di un imprenditore che, appassionato del genere, aveva da sempre in mente l’idea di creare un progetto che coinvolgesse un tenore, un soprano, un basso e un contralto, e che fondendo le loro voci e duettando sulle note di classici intramontabili e senza tempo, dessero vita a un prodotto di altissima qualità capace di conquistare un pubblico trasversale, dagli appassionati più “attempati” fino ai giovanissimi che, attraverso le piattaforme di streaming, sono sempre più determinanti nelle classifiche di vendita. Il disco, pubblicato sia in versione cd che vinile con la discografica “Sga”, è una lotta al Covid-19 con il potere della musica.

Su quali idee si fonda questa collaborazione a otto mani e quattro voci?

L’idea di formare un quartetto vocale pop-lirico composto da cantanti partenopei è nata grazie a un grosso imprenditore e a un noto regista che sono il nostro collante. Si fonda sulla voglia di noi quattro di fare musica. Abbiamo in comune la nostra passione per la lirica, il forte attaccamento alla tradizione napoletana e uno spiccato spirito di collaborazione e innovazione.

Com’è avvenuta la scelta dei 14 brani da includere nel progetto?

L’idea era quella di fare un disco con i più grandi successi mondiali rivisitati in chiave pop-lirica scegliendo le canzoni più rappresentative del repertorio italiano, classico- napoletano, francese, spagnolo e americano, il tutto affidato al talento del Maestro Alterisio Paoletti, annoverabile tra i più grandi arrangiatori del panorama musicale internazionale.

Che sinergia c’è tra di voi?

In questo momento stiamo facendo di tutto per non fermare la musica perché la musica è cura dell’anima… Noi non ci siamo fermati, abbiamo studiato tanto, stiamo programmando anche delle date in Giappone.

È stato difficile lavorare a questo progetto in un momento difficile come questo?

La musica è forse uno dei settori che più ha risentito delle barriere alzate per evitare il contagio dal virus, ma non si è fermata, gli artisti non si fermano mai, l’arte resta sempre in movimento. Nonostante le tante difficoltà, io ed i miei compagni di viaggio abbiamo vissuto questo periodo nel migliore dei modi grazie a questo progetto che ci ha spinto a guardare avanti e ci ha dato la forza di sperare in un nuovo mondo dove l’arte occuperà il posto che le spetta.

Quanto è necessario per un artista scoprirsi e riscoprirsi attraverso la sperimentazione di nuovi stili?

È una scelta dettata dalle tendenze: oggi il crossover va di moda, nel nostro caso ad esempio il nostro bel canto italiano unito al pop dà luogo a un genere molto apprezzato soprattutto all’estero.

Dove sognate di portare il progetto “Voci”?

Sogniamo di girare il mondo con il quartetto “Voci” e far conoscere la nostra arte, la nostra cultura, la nostra napoletanità e la storia della nostra città!

Andrea Picariello