CINEMA

Quarto di secolo in “Linea d’Ombra”

La pandemia non ferma la 25esima edizione della kermesse. Gli organizzatori: più sicuri qui che a casa

SALERNO - Proiezioni e dibattiti, ingressi contingentati e streaming, ma la pandemia non ferma “Linea d’Ombra”. La 25esima edizione del Festival, che si terrà dal 24 al 31 ottobre tra la Sala Pier Paolo Pasolini e la Fondazione Menna - Centro Studi d’Arte Contemporanea, avrà in cartellone 100 opere in otto giorni. Linea d’Ombra Festival ha raccolto la sfida della “crisi”, tema di quest’anno, e l’ha trasformata in un’occasione per mettere a confronto le più interessanti produzioni audiovisive provenienti da quaranta paesi. Sono stati circa 7.800 i film giunti nei mesi scorsi, tra i quali sono stati scelti quelli in concorso. Firma doppia per la direzione artistica, Peppe D’Antonio, fondatore e anima del festival, e Boris Sollazzo, giornalista, critico cinematografico e scrittore. Non solo proiezioni: anche quest’anno Linea d’Ombra ha tracciato un percorso a più livelli: giocando sulla linea di confine dei saperi il festival chiama a Salerno i protagonisti del cinema di oggi, per incontri sul tema della crisi, ed esperti del mondo dell’audiovisivo, con workshop dedicati anche alle nuove frontiere dell’immaginario audiovisivo imposte dalla crisi pandemica.

«Il venticinquesimo Linea d’Ombra, non ce lo neghiamo - dicono i direttori artistici Peppe D’Antonio e Boris Sollazzo -, è anche il primo di una nuova era. Le crisi si superano rilanciando, unendosi e diventando comunità, rompendo schemi. E poi possiamo assicurare ai nostri spettatori che saranno più sicuri ai nostri eventi che a casa loro», spiegano i due. Sono cinque le sezioni in concorso: con “Passaggi d’Europa” sei sono i lungometraggi provenienti da otto nazioni europee. Per “LineaDoc” saranno proiettati 14 documentari, tra corti e lungometraggi, mentre 32 film da 19 nazioni sono il cuore di “CortoEuropa”. Sono 34, invece, i cortometraggi d’animazione della sezione “VedoAnimato”, e torna, dopo un anno di assenza, “VedoVerticale”, la sezione dedicata alle piccole opere girate cpmi cellulari nel formato di ripresa verticale. Sono 20 i lavori in selezione provenienti da 14 paesi del mondo.

Tra gli ospiti sono annunciati Jasmine Trinca, Francesco Bruni e Alessandro Borghi che parleranno delle scelte verso cui l’industria culturale si dovrà indirizzare in questo delicato e rivoluzionario momento di transizione. Lillo Petrolo parlerà dell’arte della commedia, presentando il suo primo film da regista, in coppia con Greg. Elio Germano porterà il suo spettacolo “Segnale d’Allarme. La mia Battaglia VR”, Mauro Mancini, Sara Serraiocco e Luka Zunic parleranno di uno dei migliori film italiani di questa stagione, “Non odiare”. Emiliano Morreale e Marcello Ravveduto approfondiranno nell’incontro, moderato da Mariano Ragusa, le loro riflessioni su cinema e criminalità; con Camilla Baresani e Diego De Silva si farà un focus sui “segnali d’allarme della crisi di coppia”, a moderare sarà Giovanna Di Giorgio. Nella serata di chiusura, si parlerà di cinema e musica con Pivio De Scalzi per poi cedere il passo per il gran finale alle “Note di cinema” con Roberto Angelini.

Per i film fuori concorso, prevista la proiezione di “Dna Decisamente non adatti” di Claudio Gregori e Pasquale Petrolo (Lillo & Greg), e sarà presentato il trailer dello spettacolo immersivo “L’Atlante delle Meraviglie” di Monica Manganelli, mentre, sul grande schermo in Sala Pasolini, ci sarà “Dobbiamo parlare” di Sergio Rubini. Sarà poi la volta di “Non odiare” di Mauro Mancini e di “La febbre di Gennaro” di Daniele Cini con Medici Senza Frontiere. Sono 8 le giurie che decreteranno i film vincitori.Previsti pure due workshop nella nuova location del Giardino della Minerva.

Eleonora Tedesco