Quando un giardino diventa un’opera d’arte

A Salerno un ciclo di conferenze su fiori e botanica: un’inedita lettura a cura di docenti universitari

“Nulla è più figlio dell’arte di un giardino”, così scriveva all’inizio dell’Ottocento sir Walter Scott, scrittore, poeta e romanziere scozzese considerato il padre del moderno romanzo storico. E non ci vuole molto a dargli ragione se si passeggia anche solo per un’ora in uno dei luoghi più suggestivi di Salerno, il Giardino della Minerva, che a partire da domani ospiterà il ciclo di conferenze denominato “La botanica nella storia dell’arte” organizzato dall’associazione culturale Erchemperto presieduta da Paola Valitutti. Quattro gli appuntamenti che, ogni primo mercoledì del mese fino a giugno, accompagneranno gli amanti degli spazi verdi in un viaggio alla scoperta dei misteri e delle ricchezze che i giardini custodiscono. «L’evento è nato per promuovere ulteriormente il Giardino della Minerva, dove noi, come associazione, curiamo le visite guidate, il botteghino e la didattica per le scuole – afferma Barbara Visentin che insieme a Eleonora D’Auria ha organizzato gli incontri – Alle tante attività abbiamo quindi pensato di aggiungere un ciclo di conferenze tematiche incentrate sul giardino, non esclusivamente quello della Minerva. Se l’evento raccoglierà consensi come speriamo, intendiamo continuare il percorso anche dopo l’estate». Nell’orto botanico che fu culla della Scuola medica salernitana domani, alle 17, sarà l’incontro “La parola alle cose. Fiori, fiaschi e figure” a inaugurare il ciclo di conferenze. Relatore sarà il professor Stefano Causa dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Mercoledì 5 aprile sarà la volta di Maria Grazia Gargiulo che aiuterà a scoprire la bellezza de “Il floreale nelle arti ceramiche”. Mercoledì 3 maggio si parlerà di “Arte e botanica: una storia di scambi” grazie all’intervento del professor Francesco Zecchino, anch’egli ordinario presso l’Università Suor Orsola Benincasa. Il primo ciclo di incontri si concluderà mercoledì 7 giugno: la professoressa Fiorenza Grasso, del Museo Archeologico Etrusco De Feis, parlerà de “I Giardini pompeiani, tra realtà e immaginazione”. «La nostra associazione nel tempo ha intessuto una rete di contatti – ha continuato Visentin – e così in questo progetto siamo riusciti a coinvolgere due atenei, il Suor Orsola Benincasa di Napoli, che ha dato il patrocinio a questo primo ciclo di conferenze, e l’Università di Salerno che curerà il prossimo previsto da ottobre a dicembre». Gli incontri sono rivolti a tutti «perché – spiega la promotrice – il loro taglio sarà sicuramente di natura scientifica, in quanto i relatori porteranno studi fatti o in corso d’opera, ma divulgativi: tutti i partecipanti saranno messi in condizione di poter seguire la discussione senza il bisogno di essere in possesso di competenze specifiche». L’ingresso è libero.

Fiorella Loffredo

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