Quando la richiesta a San Gennaro diventa “disgrazia”

SALERNO. "Per Disgrazia Ricevuta" di Manlio Santanelli, con la regia del drammaturgo salernitano Antonello De Rosa, andrà in scena, venerdì sera (alle ore 21), sul palco dell'Auditorium del Centro Sociale di Salerno.

Tutto parte da un ritratto surreale e strambo, nella visione di due differenti persone, di San Gennaro, per poi approdare ad altrettante distinte situazioni che sembrerebbero contrastanti ma che sono tenute unite a doppio filo dalla capacità, tipica della cultura popolare, di confondere il sacro e il profano.

Protagonista indiscusso della piece è il celeberrimo Santo patrono di Napoli che nel primo momento di scena commette qualche “errore”, vuoi a causa della veneranda età, vuoi per l’immenso numero dei suoi mendicanti, a discredito della sua fama di imbattibile “graziatore”.

Il testo di Santanelli prende vita grazie alla regia di Antonello De Rosa e all’arte interpretativa degli attori Giovanni Pisacane, Mauro De Simone e Simona Fredella che scivolano in fondo alla coscienza collettiva popolare e pagana del popolo napoletano per mettere a nudo il rapporto viscerale che lo lega alla divinità.

«È il rapporto che noi abbiamo con la religione - afferma il regista De Rosa - Questo è molto importante, anche molto ironico, divertentissimo ma al tempo stesso tagliente. Lo spettacolo descrive il rapporto che noi abbiamo con il santo, con il sacro. In questo caso è San Gennaro, ma può essere qualsiasi entità sacra. Chiediamo sempre tanto e troppo con le nostre preghiere senza dare nulla in cambio, perdendo così il rapporto sacro-essere umano». Non è azzardato affermare che quando una grazia richiesta ad un Santo va oltre la “misura” del suo oggetto si traduce puntualmente in una disgrazia: sembra essere questa la morale racchiusa nella rappresentazione. Teatro e cultura: sono le due realtà Antonello De Rosa, direttore artistico di Scena Teatro, ha avuto bene in mente quando ha deciso di mettere in piedi un'associazione teatrale che dà vita a progetti interdisciplinari. Nel corso degli anni, è stato svolto sull’intero territorio nazionale, e in ambito locale, un considerevole numero di spettacoli e una diffusione piuttosto capillare di “teatro di ricerca”, ottenendo vari riconoscimenti.

Alessandra De Vita

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