I giurati del Giffoni Film Festival

IL FESTIVAL

Pronta la magia dei film in concorso al Giffoni Experience

Sono 101 i titoli selezionati tra le 4500 opere ricevute in preselezione

GIFFONI VALLE PIANA - Dalle atrocita' della guerra alla complessita' dei primi amori, passando per l'ostinazione e la voglia di realizzare un sogno: sono solo alcuni dei temi affrontati dalle storie in concorso alla 47esima edizione del Giffoni Film Festival (14-22 luglio 2017, Giffoni Valle Piana - Salerno). Sono 101 i titoli tra lungometraggi, cortometraggi e documentari, selezionati tra oltre 4500 opere ricevute in preselezione. I film verranno giudicati dai 4.600 giurati suddivisi per fasce d'eta' provenienti da 52 Paesi, che decreteranno i vincitori del Gryphon Award per ciascuna sezione. I piccoli spettatori di Elements +3 scopriranno, probabilmente per la prima volta, la magia del cinema. Amicizia, rapporto padri e figli, piccole e grandi sfide che accomunano i percorsi di crescita dall'infanzia all'adolescenza, questo il filo conduttore della sezione Elements +6. Dopo la presentazione in anteprima del teaser lo scorso anno, entra in concorso Edhel del regista italiano Marco Renda.

Per la prima volta in concorso anche due opere provenienti dalla Mongolia, di cui uno nella sezione Generator +13: qui si tratta di Children of Genghis di Zolbayar Dorj. Per Elements +10, in concorso in questa categoria Queen of Niendorf, l'opera prima della giovanissima ex giurata del Gff, Joya Thome che, solo nel 2003, vestiva la maglietta della sezione Free to Fly, e ora dirige una divertente storia che ha come protagonista la piccola Lea e la sua estate piena di peripezie. Il consolidamento dei legami familiari e la voglia di realizzare i propri sogni sono, invece, le principali tracce nella sezione Generator +13 composta da sette lungometraggi. Vanta un cast stellare Walking Out dei registi Alex Smith e Andrew Smith: nel film, Matt Bomer e il giovane Josh Wiggins impegnati a mettere in scena il difficile rapporto tra padre e figlio. Altro film in concorso direttamente dalla Mongolia e' White Blessing di Sengedorj Chanchivdorj. Ostacoli da superare nella corsa all'eta' adulta e viaggi on the road ispirati alle celebri traversate in autostop dei mitici anni '70: mettono a confronto leggerezza e preoccupazioni degli anni piu' belli i film scelti per i Generator +16. Tra gli interpreti del film The next skin di Isaki Lacuesta e Isa Campo, vi e' Emma Suarez, la "Julieta" del grande regista Pedro Almodovar, che ritroviamo anche in "April's Daughter" in concorso nella sezione Generator +18. Un super cast per Weirdos di Bruce Mcdonald in cui ritroviamo Molly Parker, la Jackie Sharp di "House of Cards", e Julia Sarah Stone. Per la prima volta al Festival e' presente anche una produzione del Porto Rico; firmato da Ari' Maniel Cruz, Before the rooster crows e' il dramma di un'adolescente divisa tra l'attesa di trasferirsi in America per ritrovare la madre e l'improvvisa ricomparsa del padre naturale dopo anni di carcere.

La complessita' dei rapporti umani e' il percorso introspettivo proposto ai Generator +18. Ispirato ad avvenimenti reali, Little Harbour di Iveta Grofova racconta di Jarka, una ragazzina di 10 anni maltrattata dalla madre. Interpretato interamente in Yiddish, una lingua non utilizzata nel cinema per molti decenni, Menashe e' firmato da Joshua Z Weinstein e racconta la vita di uno sfortunato droghiere mentre si sforza di far quadrare il bilancio del negozio e, allo stesso tempo, crescere da solo il figlio Rieven. Parental Control, sezione tutta italiana composta dai migliori short film nostrani, invece, unira' in sala tutta la famiglia, ergendo a giudici i familiari dei giffoners, dai genitori ai nonni.

La conferenza stampa di presentazione della 47esima edizione si svolgera' giovedi' 6 luglio alle 11 alla Casa del Cinema a Roma.