Premio Civitas ad Amelia De Simone 

Domani a Nocera Superiore la conclusione del progetto “Cultura contro mafia”

NOCERA SUPERIORE. Domani alle ore 9.30, a Palazzo di Città, ultimo atto del Premio Civitas organizzato dall’associazione Ande (Associazione nazionale donne elettrici). Il premio conclude il progetto scolastico “Cultura vs Mafia e Terrorismo”, in collaborazione con le forze dell’ordine del territorio, le scuole della provincia e il patrocinio dei Comuni di Nocera Superiore e Inferiore.
La manifestazione prevede la premiazione di una donna che si sia distinta particolarmente per attività di natura sociale nel proprio settore professionale. Ad essere premiata quest’anno sarà Amalia De Simone, videoreporter d'inchiesta su tematiche legate alla criminalità organizzata e nominata cavaliere al merito delle Repubblica Italiana dal Mattarella per “per il suo coraggioso impegno di denuncia di attività criminali attraverso complesse indagini giornalistiche”.
Il comitato d’onore sarà composto dai sindaci di Nocera Superiore e Inferiore, dal procuratore della Repubblica Antonio Centore, dal magistrato Aldo De Chiara, dall'avvocato Lorenzo Giovene di Girasole, dalla giornalista Manuela Galletta, dal direttore de la Città Andrea Manzi, dal giornalista Eduardo Scotti, lo scrittore e regista Ruggero Cappuccio, Beatrice Mangoni Machiavelli e dalla fotoreporter Shobba. Interverrà il procuratore antimafia e antiterrorismo Franco Roberti.
«Il premio è nato dall’idea di premiare una donna che si sia distinta per meriti speciali, che si batte per diritti civili e impegno sociale- spiega la presidente di Ande Nocera - Gigliola Famiglietti- abbiamo premiato già la baronessa Cordoprati, nobildonna che si è opposta alla ‘ndrangheta e alla quale ammazzarono il fratello. O la giornalista Rosaria Capacchione, la famosa fotografa Shobba, figlia della fotoreporter Letizia Battaglia, o anche la giornalista e scrittrice tedesca Petra Reski. Importante la loro testimonianza eccezionale, per gli studenti soprattutto. Il premio conclude un progetto delle scuole sulla legalità». Da qualche anno l’associazione Ande collabora con le scuole del territorio, organizzando dibattiti e confronti tra studenti e magistrati o rappresentanti delle forze dell’ordine e giornalisti.
Davide Speranza
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