Il regista Pino Strabioli

L'INTERVISTA

Pino Strabioli: «Faccio politica a teatro, sui diritti civili c’è ancora tanto da fare»

Il regista riceve sabato il premio Scena Teatro

SALERNO - Pino Strabioli sabato sera all’Auditorium del Centro sociale di Pastena riceverà il premio Scena Teatro “per aver portato con le sue trasmissioni di approfondimento culturale il teatro in televisione, e per avere ideato opere di elevata cultura teatrale”. Il sempre garbatissimo autore attore e anchorman televisivo, incontrerà anche gli allievi del laboratorio del regista Antonello De Rosa per parlare del “Ferdinando” di Annibale Ruccello . Il tema di “Ferdinando” sulla forza rivoluzionaria della gioventù alle porte dell’Unità d’Italia, è anche quello di “Carta Straccia”, il prossimo lavoro teatrale che sta per debuttare al teatro Mancinelli di Orvieto.

Una metafora sempre attuale? Sì. “Carta Straccia” è stato scritto per me da Mario Gilardi, l’autore che ha curato con Saviano l’adattamento di “La paranza dei bambini”, ma è ambientato nel ’68, durante un’altra rivoluzione. I protagonisti sono tre fratelli, nati da madri diverse e da uno stesso padre totalitario ed è ispirato a “Le sorelle materassi” di Aldo Palazzeschi. La forza e la bellezza della gioventù, le dinamiche affettive, sono temi che mi interessano. Sono infatti molto curioso dell’incontro con gli allievi di De Rosa venerdì, vorrei un confronto su questi temi a partire da “Ferdinando”, dalla mia esperienza di Ruccello per comprendere come e cosa sia arrivato a loro del suo mondo.

L’irruzione della forza eversiva della gioventù è spesso legata alla sessualità, penso anche a “Teorema” di Pasolini che tratta lo stesso tema, e alla omosessualità. La diversità è ancora un tema scandaloso, politico, da affermare con veemenza? Molto è cambiato dagli anni di Pasolini e Ruccello. Tanto che per me è un assurdo parlare ancora di diversità, e non credo ci sia più bisogno di immagini e messaggi aggressivi. Per questo sono stato anche rimproverato da qualcuno delle associazioni Lgbt: per aver dichiarato che non partecipo al Gay pride mi hanno detto che non faccio politica. Ma il mio Gay pride è sempre, faccio politica ogni giorno con le mie scelte!

Annalisa Vecchio