Museo archeologico di napoli

Pedro Cano, viaggio lungo le sponde del Mare Nostrum

NAPOLI. Pedro Cano e i suoi acquerelli “Mediterranei” al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Ama immortalare nei suoi lavori i tratti peculiari delle città che visita lungo le sponde del Mare...

NAPOLI. Pedro Cano e i suoi acquerelli “Mediterranei” al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Ama immortalare nei suoi lavori i tratti peculiari delle città che visita lungo le sponde del Mare Nostrum. L'evento è curato da Simonetta Capecchi. Un collage organico di forme e colori che parlano figurativamente di questa o quella città.

Un giro che dalle coste dell'Africa settentrionale si prolunga attraverso quelle della Spagna. Alessandria viene delineata mediante la figura del celebre condottiero dell'antichità da cui essa trae il nome, Alessandro Magno: sono infatti i ritratti di quest'ultimo a raccontare la città, che tra l'altro fu cornice di una importantissima scuola filosofica legata al Cristianesimo tra III e IV secolo dopo Cristo; a ciò si aggiungono anche lettere e cifre tratte da vecchi alfabeti insieme con delle interpretazioni sulla ricostruzione del faro e alcune mappe delle stesse strutture portuali.

Di Cartagena secondo Cano è segno il sale, accanto ai polpi e ai tonni essiccati al vento, nonché le anfore entro le quali veniva trasportato nei tempi remoti il garum. Santa Sofia, la chiesa fatta erigere dall'imperatore Giustiniano, costituisce invece l'elemento dominante della turca Istanbul, a dettare praticamente gli stilemi dell'architettura islamica successiva sino ad oggi. E veniamo all'Europa con la spagnola Maiorca: per l’artista sono tipiche le persiane di un chiostro della Certosa di Valldemossa nella quale soggiornava Chopin per curarsi lontano dalle gelide stagioni invernali del continente. Napoli è disegnata dalla Smorfia, considerando la tradizione dei novanta numeri uno dei tesori partenopei.

Le collane di fiori e frutti raccolti il primo maggio costituiscono invece il biglietto da visita della greca Patmos. Il percorso si sofferma poi sulla Sicilia, sulle sue origini profondamente radicate nella classicità greca espresse dalla Venere di Siracusa, dal Satiro di Mazara del Vallo e dal Giovane di Mozia. Strettamente legata all'età imperiale romana è invece la croata Spalato, dove si erge il palazzo-mausoleo di Diocleziano. Ultima chicca lo splendore di Venezia. (ci.ma.)

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Info-mostra: è visitabile fino al 15 febbraio, tutti i giorni (martedì escluso) dalle ore 9 alle 19.30.