il caso

Pagani, il sindaco sfratta Casa Babylon

Il fondatore Nicolantonio Napoli: Preoccupati per il futuro. Il primo cittadino: Solo una verifica su chi ha pagato i fitti

Può accadere che una delle realtà teatrali più radicate sul territorio dell'Agro nocerino possa essere sfrattata dal Comune. Questo sarebbe il destino di Casa Babylon Theatre, l'associazione e scuola di teatro nata nel 1994 ed entrata al Centro Sociale di via De Gasperi a Pagani nel lontano 1998. Il Centro Sociale paganese fu edificato nel dopoterremoto del 1980 grazie alla volontà delle associazioni sindacali dell'epoca. Da statuto, lo stabile avrebbe dovuto essere gestito da sindacati e amministrazione in condivisione, grazie ad un organo direttivo rappresentato dal Comitato di gestione.

Circa due settimane fa, la decisione dell'amministrazione Bottone, che ha portato alla notifica dell'avvio del procedimento per il rilascio dei locali comunali. Tutto sarebbe nato il 30 aprile dell'anno scorso, quando la Commissione Straordinaria, con Delibera di Giunta n. 68, aveva disposto agli Uffici competenti di procedere alla ricognizione delle attività di gestione e di utilizzo del Centro Sociale, perché "nel corso degli anni, i locali sono stati occupati da associazioni e/o organizzazioni sulla base di mere ed irrituali autorizzazioni, concesse dagli amministratori locali". 12 le associazioni che utilizzano lo spazio. Per Casa Babylon, arrivata la notifica, prima la sorpresa e l'incertezza per un probabile errore, poi la paura di dover chiudere. Dall'organizzazione, fanno sapere che l'associazione è entrata al Centro «con un regolare contratto versando i corrispettivi pattuiti». Ad intervenire con una nota, anche il fondatore e guida della Compagnia, Nicolantonio Napoli. «Davvero non sappiamo cosa ci riservi il futuro. Non abbiamo avuto risposta né ora né nelle precedenti occasioni in cui, interrogati sulla nostra presenza presso il Centro Sociale, abbiamo prodotto copia documentaria di quanto richiestoci. Non nascondo la delusione e la preoccupazione per il prosieguo di "Scenari pagani", la rassegna che abbiamo in corso».

Scaduti i termini, Casa Babylon sta dunque liberando i suoi spazi. Spazi nei quali, nel corso di quasi 20 anni di attività, ha formato generazioni di giovani, ha lavorato con le scuole per un teatro etico e civile, ha prodotto spettacoli e organizzato cartelloni teatrali di caratura internazionale, presidiando un territorio che ha sempre chiesto coraggio a chi vuole fare cultura. «Una lunga storia di eccellenza culturale non può interrompersi così, tanto meno si può vederla emigrare lontano da Pagani. Vediamo come il sindaco Bottone vorrà affrontare la situazione», concludono nella nota. A rispondere, lo stesso sindaco, Salvatore Bottone. «La commissione straordinaria ha fatta una rivisitazione sulle strutture comunali tenute in fitto. È stata posta una verifica su chi avesse pagato. Una volta effettuati i controlli, vedremo. Siamo disponibili al dialogo. Non vogliamo sfrattare nessuno, solo fare le cose rispettando la legge. Sono strutture pubbliche, ci vogliono determinati requisiti, contribuire alle spese e rispettarne le norme». Poi Bottone chiarisce. «Non sono contro Casa Babylon né contro Nicolantonio Napoli. I sindacati sono stati i primi a chiedermi di mettere le cose in regola. Stiamo valutando le risposte di tutti e avremo un incontro con tutte le associazioni». Intanto regna l'incertezza sulla Casa-teatro paganese.