il caso

Padula stecca su “Luci della ribalta”

Il Comune licenzia il direttore e la Regione finanzia un altro cartellone

SALERNO. Quello del finanziamento regionale agli spettacoli, continua ad avere “luci ed ombre” un po’ meno “Luci della ribalta”. Dopo lo “scippo” di Vietri sul Mare ai Concerti d’estate di Villa Guariglia ora tocca a Padula. Qui il Comune tiene il progetto e silura il direttore artistico Carmine Giannella. E lo fa subito dopo aver ottenuto il finanziamento. Per questo, Giannella, storico produttore salernitano, registra il marchio e diffida chiunque ad associarlo alla manifestazione di Padula. Un po’ come ha fatto l’organizzatrice dei concerti a Villa Guariglia, Tonia Willburger che prima del patatrac registrò il marchio della maifestazione. Un escamotage, che al momento, è l’unica arma di difesa che i promoter hanno per tutelare il loro lavoro di direttori artistici. Ma al di là delle decisioni amministrative di avere a che fare con uno o l’altro organizzatore, a Padula c’è di più. Il progetto presentato e ammesso a finanziamento - quello cioè preparato da Carmine Giannella - prevedeva un programma mentre la Regione Campania pagherà per un altro cartellone. Nulla di illegale, ci mancherebbe. Si potrebbe dire che è una questione di gusti se fosse però, che anche il cartellone presentato a corredo della domanda di ammissione a finanziamento viene valutato con un punteggio che consente a quel progetto di salire o scendere nella graduatoria. Cosicché è del tutto evidente che alla fine, la Regione Campania, sosterrà una manifestazione che nei fatti non è quella ammessa a finanziamento. Amen. ©RIPRODUZIONE RISERVATA