L'NTERVISTA

Ornella Muti: «Il Cilento? Luogo ideale per girarci un film»

L’attrice è in vacanza a Camerota insieme alla famiglia: «È un vero paradiso, i miei nipotini non vogliono più tornare a casa»

«Questa è una terra meravigliosa. Qui ci sono tante location uniche, adatte per il cinema». L’attrice Ornella Muti è rimasta letteralmente stregata dalla costa del Cilento. Ne aveva sentito parlare in tv, ma non l’aveva mai vista da vicino. E allora ha deciso di venirci in vacanza, con i nipotini che adesso, però, non vogliono far più rientro a casa.

Si dice che chi arriva nel Cilento piange due volte: quando arriva e quando parte…

È proprio vero. Questo posto è meraviglioso. Il mare è cristallino e gli ulivi secolari hanno le radici quasi in spiaggia. Sembra di stare alla Maldive. Anzi, qui è più bello. Un paradiso.

Cosa le è piaciuto di più?

Sicuramente la costa, il mare, la grotta Azzurra di Palinuro. Ma anche la vegetazione selvaggia, la macchia mediterranea e gli ulivi pisciottani.

Lei ha debuttato al cinema a soli 14 anni. Come è iniziata la sua carriera?

È nato tutto per caso. Un cammino forse predestinato. Non avevo mai pensato di fare l’attrice. Poi un giorno accompagnai mia sorella Claudia a un provino e scelsero me. Non perché fossi più bella, ma perché avevo l’età giusta per quella parte.

Per oltre quarant’anni è stata una delle principali protagoniste del cinema italiano. Cosa è cambiato?

Forse questo è un momento di transizione. Si è molto concentrati sull’apparenza: tutti sui social , con i telefonini. Io vengo da un mondo dove o avevi sostanza, sapevi quello che facevi e lo sapevi fare, oppure venivi scartata. Oggi la competenza è meno richiesta, basta avere i follower .

La bellezza quanto è importante per fare carriera?

La bellezza può aiutare, ma ci sono anche attrici e attori non belli, che ce la fanno comunque. A me ha aiutato. Sono stata anche molto fortunata, ho avuto una carriera lunghissima e continuo a lavorare e ad avere un sacco di gente che mi ama. Questo è per me un regalo enorme.

Ha lavorato con tanti big dello spettacolo, da Adriano Celentano a Carlo Verdone, fino a Marcello Mastroianni. Chi le ha lasciato di più?

Tutti. Non avendo mai studiato recitazione ed essendo molto timida ho appreso tutto da loro. Li osservavo, cercando di imitarli. Tutti mi hanno aiutato a crescere e a imparare.

A portarla sul piccolo schermo fu Silvio Berlusconi. Che ricordo ha del Cavaliere?

Io l’ho conosciuto solo come imprenditore. All’epoca stava fondando Canale 5. Venne due volte a trovarmi per convincermi a lavorare. Io avevo appena avuto una bambina, Carolina. Non mi sentivo assolutamente in grado fisicamente di poter recitare, allattavo. Lui mi rassicurò e mi diede un camerino gigante. Fece buttar giù delle pareti per allargarlo. Mentre registravo la bambina stava con la bambinaia e quando piangeva bloccavamo le registrazioni e correvo ad allattarla. Dunque come imprenditore ho un ottimo ricordo di Berlusconi. Di politica non me ne sono mai occupata. Non so come dire ai miei nipotini che la vacanza è finita. Si rientra in città.