Omaggio all’arte ceramica di Marano

A Raito s’inaugura la mostra che celebra il maestro e la tradizione vietrese

VIETRI SUL MARE. Un artista che è riuscito ad interagire con la storia, a partite dalle sue radici più profonde, e con la tradizione vietrese ma volgendo lo sguardo anche verso le culture orientali: Ugo Marano, per decenni, si è affidato all'arte della ceramica per comunicare un’identità esistenziale. Sabato (ore 10,30) a Villa Guariglia di Raito sarà inaugurata la mostra “Ugo Marano. Il popolo di Dio e altra ceramica”, promossa dalla Provincia di Salerno, Settore Musei e biblioteche, in collaborazione con il Frac do Baronissi e con il Comune di Cetara, dedicata a uno dei grandi interpreti della cultura artistica contemporanea.

Il vernissage, curato da Massimo Bignardi, direttore del museo-Frac Baronissi, propone una selezionata scelta dell’opera ceramica di Marano che ha trovato spazio, negli anni, in grandi mostre allestite nel 2013 a Parigi e a Firenze e, di recente, alla Triennale di Milano e al Museo Internazionale della Ceramica di Faenza. Un percorso espositivo che, dalla misconosciuta “fiaschetta” dipinta dall’artista nel 1968 unitamente all’”Antipavimento1”, giunge alle installazioni degli anni Settanta e Ottanta, fino agli “antipavimenti” esposti al Museo Civico Castel Nuovo di Napoli nel maggio del 1997. Ampio spazio è dedicato alle “Signore sedie” che Marano soleva chiamare Il popolo di Dio: 60 piccole sculture-sedie in terracotta che raccontano dei suoi incontri, dei viaggi, delle figure che hanno segnato la sua formazione artistica.

Sigillano l'sposizione due grandi vasi realizzati nei primi del Duemila. Per Barbara Cussino, funzionario delegato Settore Musei e Biblioteche della Provincia di Salerno, ospitare «questa mostra nel Museo della Ceramica - dichiara - rappresenta un momento significativo che interpreta un diverso modo d’intendere il museo e la sua vocazione a farsi coscienza del territorio: insomma di unire la memoria e l’esistenza sul piano di un dialogo rivolto al futuro, alla cultura e all’economia di un territorio, cardini della poetica di Ugo Marano». La mostra, aperta fino al 3 maggio, sarà visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 9 alle 15.