L'INIZIATIVA

Non solo cibo e musica, a Calvanico il giorno di “Foodstock” 

Palcoscenico allestito negli spazi aperti dell’Incarnata

CALVANICO. Oggi a Calvanico, a partire dalle 10, si rinnova l’appuntamento con Foodstock, “a rural day of peace, food & music”, una sorta di jam session in campagna all’insegna della musica di qualità e del cibo genuino. Un evento che punta ad approfondire ed indagare il valore culturale che questi due aspetti della vita umana portano con sé, unendo da sempre i popoli che si affacciano sul Mediterraneo; una “sagra postmoderna”, a detta degli organizzatori - l’etichetta XXXV e i “foodhacker” di Rural Hack – che intende favorire la promozione e diffusione di uno stile di vita sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico.
Ricchissimo il programma della manifestazione, che ha come palcoscenico gli spazi aperti della residenza rurale “L’Incartata”, nel cuore dei monti Picentini: imperdibile il set in notturna di Adrian Sherwood, produttore discografico dub britannico conosciuto in tutto il mondo, che ha collaborato, tra gli altri, con i napoletani Almamegretta. Prima del maestro londinese, si spazia dal pop elettronico di Birthh al cantautorato di Amerigo Verardi, dal sound ibrido di Bruno Belissimo passando per l’energia popolare di Marcello Colasurdo, già voce degli storici “E Zezi”. E ancora, Mexico86, Coma Berenices, Fanfara Station, Al-Maranca and the Round Coloured Note, Max Maffia & The Empty Daybox, le selezioni musicali a cura di Tony Ponticiello, Tongue Records e, in chiusura, Arcoiris & Diletti. Spostandoci dal palco alla tavola, ospite speciale è il “cibosofo” lucano Federico Valicenti, secondo il quale “il cibo deve raccontare il territorio e la sua cultura”. Interessante poi il “Disco Fruit”, performance a cura dei giovani di Slow Food che prepareranno cocktail e macedonie utilizzando la frutta invendibile delle frutterie locali. “Foodstock è la celebrazione di un connubio nato migliaia di anni fa, che oggi prova a ristrutturarsi attraverso nuovi linguaggi musicali e la riscoperta del valore identitario della produzione alimentare – commenta Alex Giordano, direttore scientifico di Rural Hack – Tutti coloro che sono coinvolti a vario titolo nell’evento, quindi contadini, musicisti e pubblico, giocano un ruolo attivo. In un mondo in cui le merci possono viaggiare liberamente e le persone no, è importante ristabilire un contatto diretto tra chi produce e chi consuma, parlando nel contempo di problematiche legate all’agricoltura quali sfruttamento dei braccianti, speculazione e inquinamento. Questa giornata è la testimonianza che è possibile divertirsi sposando uno stile di vita alternativo, basato sull’incontro e sulla convivialità”. Info: Località Incartata, Calvanico. Ingresso 5 euro a partire dalle 10.

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