IL PROGETTO

Nel Salernitano la Generazione Z va a lezione dai deejay

Successo per l’iniziativa di Studio 76 e di Marco Montefusco che hanno fatto entrare a scuola note “non convenzionali”

SALERNO - La musica da sempre aiuta a veicolare messaggi, a unire persone e ad annullare muri. Molto spesso però la forza della musica la si vede purtroppo sottovalutata nelle scuole, dove la sua contemporaneità non viene contemplata negli studi classici. Allora perché non provare a portare nelle scuole quella musica che, magari, potrebbe impartire lezioni che resteranno ben più incise sulla pelle dei giovani, invece che quelle standard, a cui gli studenti faticano sempre più ad affezionarsi? È il tentativo che hanno fatto i ragazzi di Studio 76, capitanati dallo storico dj salernitano Marco Montefusco.

Quelle che loro chiamano “Lezioni di felicità” sono riuscite a portare, già dallo scorso anno, negli istituti del Salernitano sorrisi, gioia e curiosità per questo mondo all’apparenza fatato, ma che non è sprovvisto di insidie. Ad apprezzare l’iniziativa sono stati sicuramente i più giovani, che nel corso delle tappe nelle varie scuole della provincia, non si sono risparmiati a condividere attraverso le proprie Instagram Stories i momenti gioiosi e spensierati che il progetto gli ha donato, ma anche i docenti e i dirigenti scolastici delle scuole travolte da questo colorato “tour” che, sulla carta più lontani da questo tipo di comunicazione, sono riusciti a sentirsi coinvolti nelle pagine di una bella storia fatta di note ed entusiasmo. Tutto è partito dalla volontà e anche il dovere di scoprire queste nuove generazioni. I loro punti di vista, le loro contaminazioni, perché al preconcetto “le nuove generazioni non sono attente e interessanti come quelle passate, ma bensì vuote e superficiali” non crede ormai più nessuno. Come ogni generazione che si rispetti, ognuna ha le sue particolarità, i propri pregi e difetti, e la propria tipologia di comunicazione. Sono un universo da svelare con delicatezza e in punta di piedi.

A muovere le “Lezioni di felicità” è un sentimento in particolare, che poi muove il mondo: l’amore.L’amore per la musica, che può essere forte come l’amore per se stessi e ancor di più per le persone che stanno intorno. Il progetto è un percorso di storia della musica, alla scoperta della sensibilità necessaria che serve per scoprirla tutta, per non far sfuggire neanche una delle parole che intende comunicare alle persone, alla sua importanza, che non merita un click illegale, ma bensì acquistata, nel rispetto del lavoro altrui, delle ore impiegate in uno dei lavori più complessi al mondo, ovvero quello di donare un’emozione al prossimo. Le “Lezioni di felicità” sono poi anche un vero e proprio viaggio all’interno della propria essenza, da cui c’è talmente tanto da scoprire da restarne stupefatti, specialmente in un’età “selvaggia” come quella adolescenziale. E il segreto del successo delle “Lezioni di felicità” sta proprio nel suoi coach, di vita prima che di musica, che hanno dimostrato come da una semplice curiosità per l’universo dei più giovani, possa nascere una sintonia fortissima, che supera ogni ostacolo, specialmente quello tra le varie classi di un istituto. In ogni scuola infatti c’è sempre un gap tra le varie classi, sia del primo, che del secondo, del terzo, del quarto e quinto anno, ma anche in questa circostanza la musica è riuscita a smembrare preconcetti ed età, entrando nei cuori ed unendo in tredicenni ai diciottenni, passando per i quindicenni e i diciassettenni.

Quando la musica parte e si inizia a ballare, si è tutti parte di un unico istante, che resta per sempre nella memoria. A perire dinanzi alle sette note è anche la paura del diverso, il bullismo, la ghettizzazione dell’opposto. L’intero team delle “Lezioni di felicità” non intende cullarsi sul notevole riscontro delle ultime tappe, e non intende fermare il proprio treno di gioia. Il dj Marco Montefusco, il vocalist Orlando Cianci e tutta la squadra delle meraviglie dello Studio 76, dopo aver conquistato l’affetto degli studenti e l’entusiasmo degli insegnanti delle scuole di secondo grado di Salerno e provincia, che hanno già dato cenno ai diretti interessati la voglia di replicare il successo delle “Lezioni di felicità”, intende ora spostarsi in un terreno forse più ostico, ma che garantirebbe senza dubbio nuove soddisfazioni, come quello delle scuole medie. Un'età complessa, che vede il passaggio da quella infantile a quella adolescenziale, gettando i primi semi di un futuro tutto da scrivere. Una missione che però non spaventa i ragazzi di Studio 76: la storia insegna che, in fondo, sulle ali della musica, niente è impossibile.

Andrea Picariello