Nel Salernitano i cognomi più diffusi

Russo, Santoro, Giordano e Pinto tra i primi 20 in Italia. Oggi i primi dati all’Archivio di Stato

SALERNO. I cognomi più diffusi della provincia salernitana sono: Santoro, Giordano, Russo e Pinto. Famiglie rappresentative anche dell’intero territorio nazionale, considerando che tra i cognomi più diffusi in Italia ci sono anche quelli del salernitano: il secondo in classifica risulta essere Russo, mentre Giordano, Santoro e Gallo si piazzano tra i primi 20. A fornire i dati è il Museo del Cognome di Padula. Anche se - spiega il presidene, Michele Cartusciello «il Museo è principalmente didattico e si occupa di ricerche genealogiche».

La teca di Padula è solo uno dei partner del grande progetto di ricerca sulle famiglie e i cognomi del territorio che ha organizzato una quattro giorni di confronto, da oggi a sabato 25 ottobre. Un contributo fondamentale è dato da FamilySearch, l'Associazione internazionale, presente anche a Salerno, che da anni si dedica alla digitalizzazione e indicizzazione di fonti archivistiche utili a ricostruire genealogie e reti familiari.

Si comincia stamattina alle ore 10, presso l’Archivio di Stato, in piazza Abate Conforti, con un convegno di studi, durante il quale verranno presentati dati e ricerche: «L’incontro - spiega Eugenia Granito dell’Archivio - prevede vari interventi su diversi tipologie di famiglia: da quella feudale, alla nobile, dalla borghese all'artigiana». La parte più interessante riguarda le famiglie proletarie, di estrazione operaia e contadina. «Di esse - prosegue Granito - restano poche tracce scritte. Le famiglie altolocate spesso avevano propri archivi privati e comunque ricorrevano al notaio per gli scambi di beni, i poveri, invece, non avevano alcun rapporto con la scrittura, dato l'alto tasso di analfabetismo, né tanto meno avevano bisogno di andare dal notaio, visto che, in genere, non avevano niente da vendere né la possibilità di acquistare. L’ultimo gradino sociale è costituito dai “proietti” o “esposti”, vale a dire dai bambini abbandonati alla ruota dell'Annunziata, che dovevano essere dati in adozione”.

Le mattinate saranno dedicate alle scuole, con la partecipazione degli studenti del Liceo da Vinci, accompagnati dalla dirigente Annamaria Paolino e dalla professoressa Daniela Giacomarro e degli alunni della la scuola Media T. Tasso con la dirigente Elvira Buoninfante e il professore Matteo D'Amico. Ci saranno postazioni dalle quali partire per scoprire il programma di Indexing e sperimentare direttamente il metodo di lavoro, che consiste nell'indicizzare per nome, località e altri dati i documenti dello stato civile fino ad ora digitalizzati. Al progetto partecipano anche l'Università di Salerno e l'Archivio Diocesano.

Paolo Romano

©RIPRODUZIONE RISERVATA