la storia

Massimo Giannattasio cerca il bis al concorso "Best chef" di Miami

Il salernitano, candidato al prestigioso riconoscimento che ha già vinto una volta nel 2012, si prodiga per diffondere i sapori della cucina italiana e mediterranea

SALERNO. Massimo Giannattasio, 42 anni, originario di Salerno, executive chef di Cibo wine bar sia a Miami che a Coral Gables, in Florida è per la seconda volta candidato a Best chef di Miami 2016. Detentore del titolo, già nel 2012, si prodiga per diffondere i sapori della cucina italiana, in particolare di quella mediterranea. Lo chef stellato salernitano, diplomato presso l’istituto “Virtuoso” di Salerno, dopo aver lavorato in ristoranti del nord Italia e in Europa, giunge negli Usa nel 2002, nella prestigiosa zona di Brentwood, Los Angeles, per inseguire il suo sogno di bambino. La sua non è la tipica storia del ragazzo che emigra in cerca di lavoro, perché quando decide di trasferirsi negli Stati Uniti, ha al suo attivo una carriera di tutto rispetto con una stella Michelin, presso l’Acero Rosso di Rimini.

Per Massimo, la cucina è sempre stata una grande passione, il suo viaggio culinario inizia in giovane età nella cucina di famiglia, aiutando la mamma Michelina, nella preparazione della pasta fresca: gnocchi, fusilli, tagliatelle. Poco dopo, Massimo accetta l’incarico di executive chef del rinomato ristorante Ago’s a Miami di Robert De Niro e Agostino Sciandri e diventa lo chef dei vip a South Beach, quali Bono, Sting, Leonardo Di Caprio, Matt Demon, Guido Barilla, Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Diego Della Valle, la stilista Coveri, la duchessa Sarah Fergusson. In seguito inizia con il Liberty Group Entertainment una nuova collaborazione, dando vita alla catena di ristoranti Cibo wine bar prima a Coral Gables e a seguire a Toronto, South Beach Miami e lo scorso anno a Fourtlauderdale, Florida.

La cucina di Massimo si caratterizza per la sua estrema semplicità e per l’utilizzo di prodotti genuini, che arrivano puntualmente dall’Italia. Da due mesi, ogni settimana, i clienti di Cibo hanno modo di apprezzare la famosa “zizzona di Battipaglia”. «Bisogna esaltare i sapori e questo lo si può ottenere solo con un buon prodotto, sottolinea Massimo. Qui negli Stati Uniti, spesso si tende a modificare e ad adattare la cucina italiana seguendo i gusti degli americani». Per coloro che volessero sostenere Massimo possono farlo con il proprio voto cliccando il suo nome nella categoria Best Chef: http://readerschoice.miaminewtimes.com/