VERNISSAGE

Mario Carotenuto, un pittore a Minori

Disegni e acquerelli nati nello studio della cittadina costiera vengono esposti sabato al pubblico

MINORI - «Guardo il paesaggio da un tavolino del caffè che, a Minori, è proprio di fronte al castello. Poco a poco cala la sera ed il fresco è un piacevole sollievo al caldo afoso della giornata di fine giugno ». Così scrive Mario Carotenuto per ricordare una delle tante serata trascorse a Minori. Il pittore scomparso a ottobre, originario di Tramonti e salernitano d’adozione, aveva un legame speciale con la cittadina della Costiera. Soggiorna a Minori per la prima volta nel 1965, per un mese. Ci torna poi in vacanza ogni estate. Quella casa “nella curva” il cui balconcino si affaccia sul negozio dell’amico antiquario Carmine Ruocco , diventa il suo secondo studio, ma anche il punto di riferimento di giovani artisti locali, da Giacomo Paladino a Vittorio Mansi , e del gruppo del Catalogo, Lelio Schiavone , Antonio Castaldi , Bruno Fontana , Alfonso Gatto . In tutti questi anni Carotenuto lavora molto, affascinato dai luoghi, colpito dai colori, dalle suggestioni della natura, e dalla spiaggia, in particolare, che quando era bambino scorgeva, dalla terrazza di Tramonti, in fondo alla gola delle montagne, «ed ora era lì a pochi passi dal suo cavalletto». Dipinge l’acquerello “Minori” nel 1984, “Figura nell’interno a Minori” nel 1997, studio per “La spiaggia” nel 2003. Lancia uno sguardo a tutta la Costiera amalfitana dipingendo “Primavera a Tramonti” nel 2008, l’acquerello “Il Verde di Tramonti” nel 1984 e nello stesso anno “Maiori”. I disegni e gli acquerelli del periodo 1967-2017 nati nello studio di Minori, vengono esposti in una mostra che sarà inaugurata sabato alle 18 nello spazio Fës Show room di Minori, dal titolo “CarotenutoMinori”. Di questi disegni e acquerelli di Carotenuto, 25 non sono stati mai esposti prima. «Quella che balza agli occhi è, prima di tutto, la sua storia – scrive Massimo Bignardi , curatore della mostra – vale a dire la personale vicenda di intellettuale profondamente legato alla sua terra, alle origini di quel Meridione affollato dal simbolico che fa da sfondo alla sua pittura ». La mostra è stata promossa dal Comune di Minori e della neonata associazione culturale “Mario Carotenuto” di cui fanno parte gli amici storici del pittore, Corradino Pellecchia , Franco Silvestri e Massimo Bignardi, con il figlio del pittore, Amedeo . «L’obiettivo dell’associazione è mantenere viva la memoria – spiega Massimo Bignardi – e non abbrutirla nel meccanismo del mercato. Cercheremo di catalogare le sue opere, ce ne sono molte mai viste dal pubblico, come quelle relative al periodo della fine degli anni ’40 e inizi degli anni ’50. Carotenuto insegnava nel Vallo di Diano e rimase molto colpito da quei luoghi. Opere aderenti al realismo sociale».