IL LIBRO

Lucio Dalla, le canzoni e l’impegno politico

Assante e Castaldo presentano stasera a “Salerno Letteratura” il volume dedicato al cantautore bolognese

SALERNO - È uno straordinario viaggio quello che due illustri e celebri firme del giornalismo e della critica musicale come Ernesto Assante e Gino Castaldo compiono sul genio di Lucio Dalla attraverso un volume recentemente pubblicato da Mondadori dal titolo “Lucio Dalla”. Un volume che, in occasione di “Salerno Letteratura” sarà presentato stasera a partire dalle ore 23, in forma di una “lezione - concerto” nell’Atrio del Duomo di Salerno. «La vita di Lucio è stata talmente ricca che disponevamo di tantissimo materiale. - svela Assante - La fonte d’ispirazione è stata proprio la sua vita e abbiamo raccontato tutto in chiave biografica e naturalmente giornalistica». Castaldo aggiunge: «Anziché raccontare Dalla attraverso la critica musicale, ci è sembrato giusto raccontarlo attraverso le sue canzoni con uno stile narrativo, fluido e intrecciare le sue canzoni nei momenti differenti della sua vita». Dal libro si evince, così come viene sottolineato anche nella presentazione del direttore del Festival, Paolo Di Paolo, di un Dalla «perfomer che quasi inghiotte il cantautore, estremista del pop».

Assante sottolinea: «Amava il Jazz non solo come genere musicale ma anche come modus vivendi, come avanguardia, intrattenimento, la musica attraverso la musica». Tanto che «per riuscire a trovare il suo genere, Lucio ci ha messo anni a differenza di molti altri artisti come De Gregori che appare a noi esattamente come è, dal suo primo disco, anche se ha avuto un’evoluzione», dice Castaldo. Ma Dalla da intellettuale impegnato è stato anche in grado di conciliare musica e impegno politico: «Come tutte le grandi menti, era pienamente inserito nel gruppo degli intellettuali che animavano le scottanti questioni della sua contemporaneità e sicuramente le Feste dell’Unità coinvolgevano gli intellettuali più presenti nella cultura ed erano un’occasione per dibattiti estremamente interessanti per una mente come quella di Lucio», afferma Assante.

Dalla che fu molto amico di numerosi artisti con cui diede vita anche a diverse collaborazioni: «Lucio sentiva molto il fascino verso l’opposto di sé, in particolar modo per De Gregori. La sensibilità di Lucio faceva si che lui mettesse insieme musica e vita e che fosse attratto da ciò che era opposto al suo metodo, al suo modo di fare, alla sua personalità e da ciò esso traeva uno straordinario arricchimento ed una bellissima sinergia», conferma Castaldo. Ma tanto Assante che Castaldo concordano ancora di più sul messaggio universale della musica di Dalla: «Il messaggio è estremamente attuale e contemporaneo perché la sua musica e i suoi testi sono e saranno sempre una miniera per tutti i giovani di qualunque generazione. Il suo “essere liberi” è un messaggio che resterà per sempre e che non potrà mai essere cancellato da nessuno».

Stefano Pignataro