LA TRADIZIONE

Luci sotto le stelle, a Camerota ritornano le “lamparate”

Dopo lo stop imposto dal lockdown i pescatori caricano la “cianciola” sulle imbarcazioni

CAMEROTA - Dopo un anno di stop dovuto al lockdown i pescatori caricano la “cianciola” sulla barca e si preparano alla prima lamparata della stagione. Un rito che si rinnova ogni estate sul porto di Camerota e che apre di fatto alla stagione della pesca sotto le stelle. La lamparata è un’antica tecnica di pesca del pesce azzurro divenuta negli anni una tradizione che è diventata un appuntamento estivo imperdibile per i villeggianti. I vecchi pescatori imbarcano per una notte i turisti a bordo delle proprie barche e pescano con loro al chiarore di luna. «La “lampara” è una grande lampada a gas - racconta il pescatore Felix D’Andrea - che viene installata su un gozzo per attirare i pesci in prossimità della barca. Poi, sotto lo sguardo attento dei passeggeri, i marinai calano in mare la cianciola, una rete a circuizione, e spiegano la tecnica adoperata». Alici, sauri, vope, aringhe da cucinare al momento sono il risultato della pesca che viene sempre accolta con fragorosi applausi. Tra enormi banchi di occhiate che passano tranquille sotto la barca, i passeggeri si rilassano in attesa che la cena sia pronta. Poi lo “sbarco” su una delle tante spiaggette accessibile solo via mare dove mentre l'equipaggio si occupa di cucinare, i passeggeri si godono un tuffo nelle acque cristalline.

«I turisti si divertono e imparano la tecnica di pesca che praticavano anche i nostri nonni. - spiega Felix - Alcuni vogliono provare con le proprie mani ma, il più delle volte, dopo 5 minuti si stancano». L'idea è semplice: aprire le barche ai turisti, mostrargli i segreti del mare e fargli vivere una notte da pescatore, godendo però delle comodità e degli agi di un turista coccolato. «In barca si crea subito un’atmosfera cordiale, si diventa una grande famiglia - raccontano i pescatori Charlis Di Mauro, Nicola Carbone e Agostino Martuscelli - i passeggeri ci aiutano, fanno domande, si divertono e soprattutto mangiano il pesce appena pescato». È tra i passeggeri ci sono sempre più ragazzi che per una notte scelgono il mare anziché il chiasso di una discoteca. «Questa modalità insolita di andar per mare, insieme ai pescatori e al chiarore della luna - sottolinea Sara D’Andrea, l’unica marinaia donna del porto di Camerota - ha un sapore romantico, che può conquistare sia gruppi di amici in vacanza e sia giovani coppie». I ragazzi prima pescano e poi si divertono in spiaggia con canzoni strimpellate alla chitarra. E quest’estate ha tutto il sapore della ripartenza. «Quest’anno - dice Gioia D’Andrea, la figlia maggiore di Felix - rimettere in barca la cianciola, dopo le chiusure per il Covid, è stata davvero una grande emozione. Fino a poche settimane fa non sapevamo ancora se fosse stato possibile. Siamo contenti di poter riprendere a viaggiare con i passeggeri e stiamo facendo tutto il possibile per dare loro la massima sicurezza, con posti limitati, distanziamento e tutte le precauzioni del caso». L’appuntamento è quasi tutte le sere sul porto di Marina di Camerota, di fronte agli uffici della Capitaneria di Porto. Obbligatorio prenotare.

Vincenzo Rubano