«Linea d’Ombra occasione importante per la mia formazione»

SALERNO. «Il primo cortometraggio è del 1997, Xena 2997. Avevo 15 anni e non ero ancora a conoscenza di come si costruisse un film. Lo realizzai con mia madre su una storia di Paola Abbiato».Esterno...

SALERNO. «Il primo cortometraggio è del 1997, Xena 2997. Avevo 15 anni e non ero ancora a conoscenza di come si costruisse un film. Lo realizzai con mia madre su una storia di Paola Abbiato».
Esterno giorno, ore 10,00 al bar del parco dinanzi al teatro Ghirelli di Salerno. Una bella giornata per incontrare Antonello Novellino. Regista, produttore e distributore cinematografico salernitano, che opera in Spagna e in giro per il mondo collaborando e realizzando progetti cinematografici di respiro internazionale, una buona occasione per farmi raccontare una passione, un sogno diventato realtà.
Antonello nella tua Salerno hai mosso i primi passi, dopo il cortometraggio Xena 2997, cosa succede?
Passa qualche anno e realizzo nel 2003 “Marselo”, un cortometraggio che inizialmente avevamo pensato come spot per il festival Linea d’Ombra, un piccolo film che ha vinto molti premi e al quale sono molto legato perché è stato il primo film fatto in modo professionale. Subito dopo ho realizzato “La pianta” con un gruppo di amici delle superiori, gli esterni girati al parco del Mercatello e gli interni in una casa di un amico a Montoro Inferiore. Ci sono voluti due mesi ma alla fine il film ci ha dato tante soddisfazioni.
Qual è la tua formazione?
Ho fatto l’Istituto d’Arte che mi ha arricchito tanto, come vedere e concepire l’arte grazie agli incontri fatti in quegli anni scolastici con professori come Mario D’Elia, che mi metteva voti bassissimi, ma che mi ha dato moltissimo e poi lì ho incontrato altri amici con cui ho condiviso i primi lavori. Mi portavo spesso a scuola la videocamera e proprio lì ho girato i primi piccoli lavori. Poi ho avuto la possibilità di collaborare con il festival Linea d’Ombra, luogo d’incontri e visioni altre, che mi ha dato l’opportunità di conoscere e capire il cinema. Ho visto di tutto, soprattutto film che provenivano da tutte le parti del mondo, un’occasione unica e molto formativa qual è la visione di film di qualità.
Ad un certo punto hai scelto di andare all’estero…
Sì, devo dire che ne avevo già l’intenzione, e grazie all’Erasmus ho avuto l’occasione di fare una esperienza in Spagna dove poi ho deciso di rimanere, ma prima, quando ero universitario, ho incontrato a Salerno studenti spagnoli con cui ho stretto amicizia e interessi, amici con cui collaboro ancora adesso nel cinema.
Un’ultima cosa: quale immagine o scorcio di Salerno porti con te una volta che sei lontano?
La costiera amalfitana vista dal lungomare, con un bel gelato del bar Nettuno, è sicuramente una delle cose più belle che porto con me e che faccio d’estate quando ritorno con qualche amico spagnolo.
Ammetto di condividere la scelta! Per chi volesse vedere e conoscere il cinema di Novellino, il consigliere comunale Paky Memoli ha organizzato, con il Patrocinio del Comune di Salerno, Provincia di Salerno e della Regione Campania questa sera, a partire dalle ore 18,30 presso la sala Pasolini (ex cinema Diana), una presentazione e un omaggio per meriti artistici del regista salernitano, con una retrospettiva di alcuni suoi film, con i cortometraggi Marselo, La Pianta, Dietro le cose, Hasta luego cariño /Ciao Cuore, Intercambio.
Alle ore 21,30 la proiezione del lungometraggio “Blue Lips”, l’ingresso è gratuito.
Licio Esposito
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