La Venere in bikini torna a Pompei solo per la Festa della donna

Oggi, e per un solo giorno, in occasione della festa della donna, torna nel luogo in cui era collocata e fu scoperta una delle più celebri statuette dell’antichità classica, la Venere in bikini. L’ope...

Oggi, e per un solo giorno, in occasione della festa della donna, torna nel luogo in cui era collocata e fu scoperta una delle più celebri statuette dell’antichità classica, la Venere in bikini. L’opera, conservata al Museo archeologico di Napoli, verrà ricollocata per 24 ore nella domus omonima visitabile solo per la giornata dell’8 marzo. Subito dopo, saranno avviati i lavori per la messa in sicurezza delle Regiones I e II che, previsti dal Grande Progetto

Pompei, comprenderanno anche la domus e ne consentiranno l’apertura al pubblico.

La notorietà dell’abitazione è legata alla scoperta del marmo raffigurante Venere che si scioglie il sandalo, con il seno e il pube coperti da tessuto a ricamo dorato, indumenti intimi che ricordano un bikini. Venne ritrovata in un armadio del tablinum, ambiente di fronte alla porta di ingresso, probabilmente per i lavori di risistemazione della domus dopo il terremoto del 62 d.C.. Quasi certamente la statua era un ornamento su un piedistallo collocato dietro l’impluvio, la vasca ornamentale al centro dell’atrio nelle abitazioni romane. La Venere era stata inizialmente collocata nel Gabinetto segreto del Museo archeologico, custode di reperti a tema erotico. Questa rappresentazione della divinità che ricorre altre due volte a

Pompei avrebbe avuto origine in ambiente greco-orientale nel tardo III sec a.C.. La figura femminile all’interno della domus della Venere in bikini è molto presente, anche con raffigurazioni di altre dee, quali Diana con Atteone, e tondi con volti femminili. L’ingresso sarà consentito gratuitamente a gruppi di 20 persone alla volta e sarà regolamentato all’ingresso. Non è necessaria prenotazione.