“La Traviata”, la lirica torna in presenza

Un classico intramontabile, “La Traviata” di Giuseppe Verdi, inaugurerà la Stagione Lirica in presenza del Teatro Verdi di Salerno. Un’opera in tre atti, amatissima dal pubblico, in scena per la prima volta al Teatro La Fenice di Venezia, il 6 marzo 1853, che dopo migliaia di debutti, sui palcoscenici internazionali riesce ancora ad emozionare ed ammaliare. Tre repliche, tutte sold out, a partire da domani (ore 21), per proseguire venerdì 17 (sempre alle 21) e poi domenica 19 dicembre (ore 18). Un nuovo allestimento, dunque, per il Massimo Cittadino che vedrà oltre 200 persone impegnate e un cast d’eccezione con la consolidata orchestra del Verdi che, in quest’occasione, sarà diretta dal Maestro Pier Giorgio Morandi , andando ad affiancare l’esperienza e l’autenticità del Coro, diretto dal Maestro Armando Tasso . Una messa in scena prestigiosa, dunque, che attirerà tante persone al Verdi e che rappresenta l’elemento imprescindibile per celebrare - finalmente - la ripresa degli spettacoli in presenza, interrotti a causa dell’emergenza sanitaria da Covid.

«Salerno riprende il suo cammino», spiega nel corso della presentazione il sindaco Vincenzo Napoli . «Non abbiamo mai smesso di produrre arte e di sostenere la cultura, la gente vuole tornare a teatro, perciò ripartiamo con un’opera che è gioia degli occhi e dello spirito e che affonda le sue radici nel mito». Il regista e costumista della Traviata, invece, Massimo Gasparon, d'accordo con il Maestro Morandi, sottolinea la volontà di entrambi: mettere in scena ciò che davvero avrebbe voluto Verdi, attenendosi cioè alla veridicità e alla resa originale dell’opera, senza stravolgere la stessa con punti di vista personali o soggettivi, ma conferendo la giusta sequenza ad ogni azione. Grande entusiasmo anche da parte del segretario artistico Antonio Marzullo , speranzoso che la visione della Traviata dal vivo, opera cara a tutti, possa essere benaugurate per i cittadini salernitani, per un Natale all’insegna della gioia e della serenità.

Maria Romana Del Mese