Lo spettacolo

La Tosca al Verdi per la stagione lirica

In scena domani sera, il 26 pomeriggio e il 28 dicembre. Il maestro Oren: «Mi sento molto legato a quest’opera»

SALERNO. Nessuno stravolgimento o provocazione, né tanto meno sovrastrutture che ne possano modificare i tratti: saranno la semplicità e la potenza emozionale la chiave di volta della Tosca che Daniel Oren e Renzo Giacchieri porteranno in scena a conclusione della stagione lirica del Teatro Verdi in tre imperdibili date, tutte concentrate nelle festività natalizie. Un’opera immortale - intrisa di drammaticità e preziosismi sonori - che Giacomo Puccini ha regalato alla platea e che contribuì già nei primi anni del ’900 a renderlo l’erede di Verdi. «La vera grande novità di questa Tosca – ha evidenziato il direttore d’orchestra, Daniel Oren – sta nel rappresentarla esattamente come il grande compositore di origini toscane l’aveva immaginata e poi trascritta sul suo spartito, cambiando continuamente colori, dinamiche e tempi nel corso dei tre atti: è una delle prime opere che ho diretto e a cui per questo motivo sono particolarmente legato, molto difficile da eseguire ma in grado di regalare intense emozioni sin dai primi accordi». É lo stesso Renzo Giacchieri, che della Tosca cura regia e luci, a sottolinearne la semplicità lirica che con maestria il direttore israeliano Oren saprà riprodurre in scena grazie al talento dell’Orchestra Filarmonica salernitana “Giuseppe Verdi” e al Coro del Teatro dell’Opera di Salerno. «Conservo dei ricordi bellissimi con il maestro Oren – dice il soprano Fiorenza Cedolins che sarà Tosca – e per me è un’emozione fortissima riportare in scena con lui quest’opera dopo dieci anni da quell’ultima volta all’Arena di Verona: oggi è ancora più stimolante per entrambi, arricchiti da un grande carico di esperienze artistiche, illuminare nuovamente il meraviglioso spartito che è la Tosca». Una grande eroina femminista nella storia dell’opera - tra le più rappresentate al mondo - all’interno di un dramma d’azione in musica nel quale Giacomo Puccini ha voluto descrivere fedelmente una realtà, quella che segue l’eco degli avvenimenti rivoluzionari in Francia e la caduta della prima Repubblica Romana, attraversando profondamente i suoi personaggi.

«Abbiamo cercato di rendere chiare le situazioni sceniche e musicali utilizzando un linguaggio comprensibile a tutti con parti visive curate nei minimi particolari, come lo splendente cielo stellato che accenderà il teatro nel terzo atto dell’opera sulle note della famosa aria “E lucevan le stelle”» dice il regista Giacchieri. Il capolavoro di Puccini, presentato nel corso di una conferenza stampa tenutasi alla presenza del sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, andrà in scena domani e mercoledì 28 alle 21, mentre la replica pomeridiana è prevista lunedì 26 dicembre alle 18.30.

 

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