La storia di Auletta tra il grigio e il nero

Il periodo dalla monarchia al fascismo raccontato dal preside Michele Marsico

LUCIA GIALLORENZO. Entrare in punta di piedi nella storia con l’umiltà di chi la racconta attraverso i suoi protagonisti, documentandone le fonti ma anche attingendo alla tradizione orale di coloro che hanno vissuto gli avvenimenti. Il preside Michele Marsico, autore del libro: “Auletta in camicia nera tra il grigio della Monarchia e il nero del fascismo dal 1918 al 1945” (aprile 2015, Grafica Martino Buccino, prezzo di copertina 8 euro) apre uno spiraglio di verità partendo dalla storia nazionale per poi accedere nel vissuto della sua terra. L’incontro con l’autore è fissato per oggi pomeriggio, alle ore 16.00, presso la “Casa delle Parole” ed è organizzato dagli alunni della locale scuola secondaria di primo grado.

L’autore vorrebbe esplorare la verità tutta di quell’epoca ma ne avverte il limite e per riservatezza non riporta alcuni «cognomi di uomini e donne che hanno fatto la storia».

Significativa nella prefazione del preside Adolfo Manzione l’espressione: «i conterranei dell’autore….. entreranno nei vicoli dei fatti» e quindi, non nella “strada” degli avvenimenti. Marsico ha una consapevolezza: «Non c’è nulla di strano nella ricerca della verità storica» e nel suo impegno storico-letterario emerge una partecipazione del cuore e non solo della mente a ciò che scrive, racconta e propone al lettore. Vi sono le tante verità di un’epoca che vide gli aulettesi “tutti fascisti” tanto che fu chiesta l’iscrizione obbligatoria del comune all’Opera Nazionale Balilla. Non tutto però era “nero” e “grigio” . In una rilettura storica alla luce del presente lo si può affermare nella verità. «La ferrovia nel Ventennio funziona a magnificenza nel tratto Sicignano Lagonegro e sono tanti gli interventi politici tesi a far sì che la stessa raggiunga altre località». Ed ancora: «Passano gli anni e tra il 1932 e il 1935 la stazione di Auletta è al centro dell’attenzione politica….». Il Podestà si preoccupava di rendere possibile anche il collegamento con lo scalo ferroviario di Buccino. «Come si può vedere - afferma l’autore - i tentativi di rendere la vita ai nostri concittadini la più agevole possibile spinge chi è al potere a compiere ogni sforzo possibile». Viene affrontata anche la questione legata alla vertenza con Pertosa sulla Grotta dell’Angelo. «All’inizio del terzo millennio i consigli comunali dei due paesi, dopo aver prosciugato ancora risorse economiche, si convincono di dover cambiare atteggiamento» ed arrivare «ad una gestione congiunta».

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