IDEATA E REALIZZATA DA DAVIDE SPERANZA E LUIGI MASCOLO

La seconda storia a fumetti di Short Pulp sul tema della guerra

“Did you see the frightened ones? Did you hear the falling bombs? Did you ever wonder why we had to run for shelter when the promise of a brave new world unfurled beneath a clear blue sky?” che...

“Did you see the frightened ones? Did you hear the falling bombs? Did you ever wonder why we had to run for shelter when the promise of a brave new world unfurled beneath a clear blue sky?” che tradotto suona così: “Hai visto la gente terrorizzata? Hai sentito cadere le bombe? Ti sei mai chiesto perché dovevamo correre verso i rifugi quando la promessa di un nuovo mondo migliore era stata sbandierata sotto un limpido cielo azzurro?”. Il brano è Goodbye Blue Sky, targato Pink Floyd ed inserito nell’album capolavoro The Wall: il confronto tra una madre e il suo bambino, dinanzi alla guerra. È da quelle parole e da quel titolo che prende piede il secondo episodio della serie a fumetti Short Pulp, ideata e realizzata da Davide Speranza (narratore e giornalista) e Luigi Mascolo (disegnatore). I cieli azzurri ricoperti di rosso sangue e urla strazianti. La guerra in Medio Oriente diventa così la tematica di sottofondo della narrazione a fumetti, pubblicata oggi sul web, per Polis SA Magazine. Short Pulp è una serie di racconti brevi disegnati, dove gli autori parlano del nostro contemporaneo. La prima storia, pubblicata nel settembre scorso, Cola-man, parlava di mafia e spazzatura, in una chiave a metà tra il realistico e l’horror. Da una guerra per l’ambiente alla guerra in Medio Oriente. Sono sempre gli interessi del potere a far da sfondo alle storie di Speranza e Mascolo. In Goodbye Blue Sky - questo il titolo della storia (oggi esce la prima parte), chiaramente ispirato al celebre brano pinkfloydiano - protagonisti sono un soldato in crisi esistenziale e un bambino trovato sotto le macerie. Il secondo numero vede la prefazione di Alfonso Amendola (professore di Sociologia degli audiovisivi sperimentali all’Università degli Studi di Salerno) e la postfazione di Maria Rosaria Greco (curatrice della rassegna Femminile Palestinese). «La formula immediata di queste “storie brevi disegnate” - spiega Amendola - ha un duplice punto di forza. Da un lato si staglia all’interno di quello straordinario orizzonte che è il graphicnovel. E dall’altro è un decisivo passo in avanti verso la grande “conquista” che oggi rappresenta la creatività del fumetto al tempo del web». Per l’attivista Maria Rosaria Greco inoltre «è molto interessante la narrazione che gli autori Davide Speranza e Luigi Mascolo fanno attraverso Goodbye Blue Sky. Il fumetto è un linguaggio diretto che arriva facilmente anche ai più distratti, uno strumento di comunicazione che se diventa militante è ancora più potente, permettendo così la diffusione di un racconto diverso, ridisegnato da quelle urla di bambini che chiedono il nostro aiuto». Il secondo numero della serie prevede anche la felice incursione di una giovane disegnatrice, Raffaella Villani, 17 anni, studentessa del laboratorio di fumetto di Luigi Mascolo.

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