L'INTESA

La Scuola Medica Salernitana si candida a bene dell’Umanità

Via all’iter per ottenere il riconoscimento a entrare tra i siti tutelati dall’Unesco

SALERNO - Via all’iter per promuovere la Scuola Medica Salernitana a Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. È stato infatti siglato ieri presso il Comune di Salerno il protocollo d’intesa finalizzato alla richiesta della candidatura all’Unesco. Hanno firmato il protocollo il sindaco di Salerno (Ente capofila) Vincenzo Napoli, il rettore dell’Università di Salerno Vincenzo Loia, la soprintendente Francesca Casule, il presidente della Fondazione Scuola Medica Salernitana Corrado Liguori.

«Abbiamo firmato il protocollo per la promozione della Scuola Medica Salernitana come bene immateriale dell’Unesco. Questo primo step prefigura un futuro importante per la Scuola Medica Salernitana, per la diffusione della sua storia e dei suoi valori nel modo. Faremo in modo - ha detto il primo cittadino Napoli - che divenga uno strumento culturale importantissimo e un elemento di marketing territoriale, che potrà avere anche risvolti economici». L’assessore comunale alla Cultura, Antonia Willburger, invece lo ha definito «un passo decisivo per Salerno e per la sua identità storica. L’obiettivo è infatti creare delle attività che servono ad arricchire il dossier per la pratica della candidatura e quindi realizzeremo un ciclo di conferenza, la prima delle quali alla fine di novembre-inizio dicembre, in base alla diffusione della pandemia. Altre conferenze saranno realizzate per promuovere all’interno della città la memoria storica della scuola. Tutte le attività - ha sottolineato - si dovranno svolgere entro fine marzo 2021. Ci vorranno quattro anni per avere il riconoscimento. Questo è quindi solo il primo passo di un iter lungo e complesso».

Per il Rettore Loia si tratta di «un traguardo importante. La Scuola Medica Salernitana è un patrimonio da tutelare e rendere fruibile per l’umanità e non solo per i cittadini salernitani. È una battaglia di civiltà, di cultura e di scienza». Il presidente della Fondazione, Liguori ha affermato: «Nel momento in cui tutto è virtuale, con questo importante tentativo cerchiamo di alimentare quella energia culturale che si tramanda da secoli e che ha reso la nostra città “Hippocratica Civitas”». Lugo d’incontro e di culture questo è stata «la Scuola Medica Salernitana. - ha concluso la Soprintendente Casule - In un momento in cui, invece, si rischia lo scontro ritorna a essere centrale il ruolo della Scuola Medica Salernitana anche e soprattutto come forma di mediazione e sguardo sul futuro».