L'EVENTO

La “Minerva” si allarga: l’Eden ora si rifà il look

Via al restyling da 1 milione: il Giardino chiuso per otto mesi

Quasi un anno di “sacrificio” per ridare tutto il suo splendore a quel luogo magico della città antica, definito dal sindaco Vincenzo Napoli «l’Eden di Salerno ». Il “Giardino della Minerva” si rifà il look: a giorni, infatti, partiranno i lavori da oltre un milione di euro per il completo restyling. Ma resterà off-limits per quasi l’intero 2023 prima di presentarsi con un vestito completamente nuovo e una superficie quasi raddoppiata.

Ieri sono stati presentati gli interventi previsti nel “luogo sacro” della Scuola Medica Salernitana, quell’orto botanico dove le “medichesse” di una delle prime Università delle scienze al mondo coltivavano le erbe alimurgiche per dare vita ai “semplici”, i primi farmaci creati con prodotti tutti naturali. Un progetto di riqualificazione che, come sottolineato dal direttore del Giardino della Minerva, Luciano Mauro, è un autentico restauro dell’area. Si procederà in tre fasi diverse: la prima riguarderà la ristrutturazione del “vecchio” Giardino che da un quarto di secolo non vedeva lavorazioni “massicce” con l’installazione, in particolare, di un nuovo impianto di illuminazione che, come ha evidenziato Mauro, «renderà possibile l’apertura al pubblico della struttura anche di notte».

La seconda fase, invece, riguarderà il recupero del primo piano di Palazzo Capasso, la storica struttura che domina l’area: «Siamo un orto botanico e abbiamo necessità di fare attività didattica - ha spiegato ancora il direttore della “Minerva” - . L’area già fruibile sarà dedicata all’accoglienza mentre nei locali che saranno ristrutturati ci sarà spazio per la didattica». La terza e forse più importante fase riguarderà, infine, l’allargamento del Giardino della Minerva con l’acquisizione di un terreno di 740 metri quadri - l’ex giardino Avallone - e la messa a dimora di tante nuove essenze.

«Questa porzione di terreno - i dettagli svelati da Mauro - già faceva parte del Giardino ma nel 1600 fu venduta dall’allora priore della Scuola Medica, Pirlo Alfano. È una superficie importante che ci consentirà di fatto di raddoppiare i terreni a disposizione: così potremmo incrementare le specie da coltivare».

Un maxi progetto, dunque, che però costringerà i salernitani e i turisti a fare almeno per un po’ della struttura: «Sarà necessario e indispensabile chiudere il “Giardino” - ha ancora sottolineato Mauro - . La convivenza fra il cantiere e la fruizione dell’area è impossibile. I lavori saranno effettuato in due momenti: apriremo la parte già conosciuta della Minerva in massimo nove mesi e, successivamente, ci sarà l'accesso anche alla nuova area». Lo start degli interventi è previsto nei prossimi giorni: il Giardino, infatti, è chiuso dal 30 gennaio per la predisposizione del cantiere.

Lavori che riempiono d’orgoglio anche il sindaco Napoli: «Questo posto è un luogo di culto e di una bellezza eccezionale. È il nostro Eden», ha raccontato il primo cittadino che ha svelato come sulla Minerva ci sia stato anche un “effetto Luci d'Artista”. «Nel corso della kermesse, abbiamo avuto 8mila visitatori sui 45mila complessivi dell’ultimo anno ». Ora, però, l'attenzione è rivolta al maxi-restyling: «Questa riqualificazione, senza dubbio, renderà ancora più bello questo luogo».

(al.mo.)