Il LIBRO/1

La “filosofia” del Natale di De Crescenzo

SALERNO. Come si fa il presepe? Quali segreti nasconde? Come va rispettata la tradizione nell’allestimento? E poi ricordi, aneddoti, storie, che solo il Natale sa custodire, soprattutto nella...

SALERNO. Come si fa il presepe? Quali segreti nasconde? Come va rispettata la tradizione nell’allestimento? E poi ricordi, aneddoti, storie, che solo il Natale sa custodire, soprattutto nella cultura del Mezzogiorno. Sarà Luciano De Crescenzo a raccontare la sua filosofia del Natale, domani alle 18.30 presso la Parrocchia Gesù Risorto (Parco Arbostella) di Salerno. De Crescenzo, autore del volume “Gesù è nato a Napoli. La mia storia del presepe” (Mondadori), si addentrerà tra le storie che compongono una delle più amate tradizioni: il presepe. Quest’ultimo è così importante per l’istrionico autore partenopeo, da dare luogo ad una sorta di discriminante culturale e geografica: «La suddivisione tra quelli a cui piace l'albero di Natale e quelli a cui piace il presepe - spiega De Crescenzo - tra alberisti e presepisti, è tanto importante che, secondo me, dovrebbe comparire sui documenti di identità. Il primo tiene in gran conto la Forma, il Denaro e il Potere; il secondo invece pone ai primi posti l’Amore e la Poesia. Tra le due categorie non ci può essere colloquio, uno parla e l'altro non capisce. Quelli a cui piace l'albero di Natale sono solo dei consumisti. Il presepista invece, bravo o non bravo, diventa creatore e il suo Vangelo è Natale in casa Cupiello».

De Crescenzo ricostruirà con la consueta ironia le origini del presepe, da Virgilio a Eduardo, e ritrae a uno a uno i personaggi che lo compongono: dai Re Magi a Cicci Bacco, da Benino al Pastore della Meraviglia. Domani gli interventi musicali saranno a cura della Schola Cantorum del Gesù Risorto, con la partecipazione del gruppo musicale I Musicastoria. Interverrà anche il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca. Nel corso dell’incontro sarà presentato anche il recentissimo libro dell’autore: “Ti porterà fortuna” (Mondadori), una singolare autobriografia a due voci.(pa. ro.)