la curiositÀ

Inkheta Anderson è un gioco di parole, un gioco che nasce dall’ascolto di musica aborigena e tribale al cui ritmo si ispira il termine che Eugenio Persico ha associato a una sorta di tranquillità...

Inkheta Anderson è un gioco di parole, un gioco che nasce dall’ascolto di musica aborigena e tribale al cui ritmo si ispira il termine che Eugenio Persico ha associato a una sorta di tranquillità dell’ego. A pronunciarlo è infatti un termine molto musicale che soprattutto spezza la consuetudine dei nomi di tante band contemporanee. Dalla distruzione alla nascita passando per l’apocalisse, l’alter ego di Persico è rappresentato sulla copertina del disco come un uomo in giacca e cravatta, seduto da solo su uno scoglio con alle spalle uno sfondo apocalittico; l’uomo però è senza volto, non sa in cosa riflettersi e pertanto va considerato privo di identità. Nella volontà della collettività: è lì che Inketha ha perso il suo volto.