L'EVENTO

La “Babele” della musica anima la due giorni del Negro Festival

L’intento è rappresentare la cultura popolare con vari artisti

AULETTA - Sviscerare i fondamenti della musica popolare valorizzando un territorio caratterizzato da un’incredibile morfologia paesaggistica e da una solida valenza enogastronomica: oggi e domani, nell’incomparabile scenario delle Grotte di Pertosa/Auletta, si rinnova l’incanto del Negro Festival. La manifestazione, giunta quest’anno alla ventitreesima edizione, offre, ancora una volta, un’ampia e variegata proposta musicale con ospiti di spessore internazionale. L’intento è quello di rappresentare la cultura popolare come un enorme crogiolo di ricerca non solo artistica, ma anche sociologica e antropologica, che si evolve con il passare del tempo assumendo forme sempre diverse, mai banali. “Babele, lingue e linguacce” il tema scelto per l’edizione 2018; un’espressione che vuole provocare visioni e abbracciare universi di diverse sensibilità stilistiche, dal combat folk dei Modena City Ramblers alla world music di chiara matrice mediterranea proposta da Stefano Saletti con la Banda Ikona, fino a incursioni - inconsuete per il Negro Festival - nel rap.

Alberto Gentile