CINEMA

L’uccisione di Angelo Vassallo diventa un docufilm

Un movie per far luce sulla morte del “sindaco pescatore”. Ettore Bassi sarà il protagonista

 

Il noto attore Ettore Bassi sarà Angelo Vassallo nella “Verità Negata. Chi ha ucciso Angelo Vassallo il Sindaco Pescatore”, il docufilm che verrà girato a inizio della prossima primavera. Sarà prosposta in immagini la prima parte del libro “La verità negata”, scritto da Dario Vassallo e Vincenzo Iurillo. Un movie appassionato, concentrato sulla figura emblematica di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica, a undici anni dal suo omicidio.

«È un progetto ambizioso ma sono convinto che possiamo farcela, come sempre, tutti insieme. Questo lavoro vedrà la partecipazione di tanti professionisti del mondo del cinema e della comunicazione che metteranno la propria professione al servizio di una “giusta causa”», ha detto Dario Vassallo presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore. Nel film saranno inserite le cronache giudiziarie, le inchieste collegate, l’intreccio politico. Un excursus emozionale inserito nella drammatica attualità: il processo, gli atti, i volti, le parole, le atmosfere, i protagonisti coinvolti a più livelli, la costituzione di parte civile. Un percorso a ritroso complesso, che apre nuovi interrogativi. In particolare il docufilm si basa su documenti di cronaca, con particolare riguardo alla ricostruzione del delitto e al percorso giudiziario che è seguito alla sua morte.

Alle riprese si aggiungerà un vasto repertorio di immagini e video, la maggior parte inediti. La novità del docufilm è quindi fare luce su fatti prima trascurati che suggeriscono nuove letture dell’intera vicenda, quasi una sorta di giallo pieno di misteri, collegandosi alle altre stragi di questo Paese, fino all’interrogativo centrale: qual è il vero movente del delitto? Chi impedisce ancora di fare chiarezza? «Il docufilm racconta Angelo Vassallo, nella sua veste più inedita, nel suo essere uomo e cittadino prima che sindaco. Per non far spegnere i suoi valori. Perché un’idea non muore, ma sopravvive attraverso altri uomini. Perché oggi Angelo è simbolo di un’identità, di una comunità che si rispecchia in lui, ispirata dalle sue idee», ha aggiunto Dario Vassallo. (re. cul.)