l’album

L’orgoglio meridionale di Provolone records

SALERNO. Il nome è un chiaro richiamo di matrice popolare che rivendica un orgoglio tipicamente meridionale: “Provolone Records” è l’album, edito da Disco Futurissimo, che racchiude undici tracce...

SALERNO. Il nome è un chiaro richiamo di matrice popolare che rivendica un orgoglio tipicamente meridionale: “Provolone Records” è l’album, edito da Disco Futurissimo, che racchiude undici tracce composte al tempo da Memoli ed eseguite dallo stesso su un bagaglio sonoro “di fortuna”. Il disco fu registrato nel 2003 da Rosario Memoli, con una chitarra classica e poi finalmente pubblicato, nel 2013, da Disco Futurissimo su cd e vinile.

La post-produzione serba comunque intatta la natura allucinata e distorta dei brani, tutti in lingua inglese, composti su testi predominati da dinamiche di natura esistenziale e post-adolescenziale. Sporco e impetuoso, il discorso rimanda a iconiche band che hanno fatto storia: Kinks, Stogees, Damned, Buzzcocks; la composizione è diretta semplice, così come i giri armonici, come nella migliore tradizione del genere: psych rock ’n roll.

Ma è una scrittura per nulla scontata, frenetica, e si capisce che è nata dalla necessità di tirare tutto fuori, dall’urgenza di catturare un estro compositivo inaspettatamente sopraggiunto. Fraseggi ipnotizzanti e riff sintetici al massimo trascinano in un vortice a bassa risoluzione sonora, lo stesso in cui scivolò Memoli quando imbracciò chitarre e strumenti più o meno improvvisati, per dare forma al progetto che poi prese il nome di The Provincials. Il primo capitolo discografico dei Provincials racchiude un chiaro, e forse inconsapevole, intento dissacratorio che è quello custodito nell’album cui si spera ne seguirà presto un altro.(a.d.v.)

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