quinta edizione

L’elettronica trova casa al Martucci

Al Conservatorio di Salerno si apre il festival “Confini mediterranei”

SALERNO. In programma oggi (alle ore 17.00) la prima delle quattro giornate ispirate ai “Confini mediterranei”, festival di Musica elettroacustica e contemporanea, giunto alla quinta edizione e firmato dai docenti Silvia Lanzalone e Giancarlo Turaccio del Conservatorio di musica "Giuseppe Martucci" di Salerno. Ad ospitare il progetto sarà la stessa sede dell’istituto in via de Renzi.

“Media Terra” è il titolo di questo primo step che prevede inoltre due installazioni: la prima “Buffer Zone” interattiva per suoni di voci e tubi sonori, firmata da Mario Buoninfante, Pantaleo Cammarano, Jones Margarucci e Speranza Fusco; la seconda “Un(e)done”, una creazione per pane carasau e supporto digitale di Walter Cianciusi, docente di musica elettronica al Conservatorio di Sassari. Dopo il brindisi augurale e l’illustrazione delle ragioni estetiche del festival da parte dei direttori artistici, alle ore 18 verrà eseguito Talita Kum un Horspiel di Michela Tovajoli, che riunisce tutti gli elementi di un teatro musicale ben ancorato alla tradizione musicale popolare.

Alle ore 19.00 il concerto “Fondamente Nove”, con alla regia del suono Speranza Fusco e Jones Margarucci, che vede in scaletta opere fondamentali dell’evoluzione dell’Elettroacustica, a cominciare da 24 loops di Pierre Jodlowski, per percussioni ed elettronica con i percussionisti Giuseppe e Simone Lembo, Lucio Miele e la docente Maria Grazia Pescetelli con Mario Buoninfante al live elettronico. Si continuerà quindi con "Sud" di Jean-Claude Risset per nastro magnetico a 4 tracce, Mycènes Alpha di Iannis Xenakis, per nastro magnetico. Finale di giornata affidata a “ ….sofferte onde serene” di Luigi Nono, per pianoforte e nastro magnetico a due tracce con Ciro Longobardi alla tastiera, due piani acustici, che spesso “con-fondono”, annullando spesso l’estraneità meccanica del nastro.

«Tra questi due - si legge dalla nota - sono stati studiati rapporti di formazione del suono, compreso l’uso delle vibrazioni dei colpi di pedale, forse particolari risonanze “nel profondo interiore”. Nel contempo, nella sala A dalle ore 17.00 alle ore 19.00, un confronto tra le Pôle Supérieur d'enseignement artistique of Paris Boulogne-Billancourt, Conservatoire à Rayonnement Régional di Parigi.