L’arte nelle forme più insolite e negli oggetti del quotidiano

Bustine di zucchero con i disegni sui temi più disparati finiscono in una collezione Al Real Polverificio di Scafati è stata allestita una mostra dove poterle ammirare

PAOLO ROMANO

La. chiamano “glicofilia”, una passione che spinge a “collezionare dolcezza”, anche se propriamente l’oggetto di ricerca è tutto nel disegno racchiuso nello spazio circoscritto d’una bustina. Esiste un collezionismo di cui pochi sanno, spesso solo gli addetti ai lavori: è quello delle bustine di zucchero, che spinge i cultori a ricercare le più rare e singolari, allestendo raccolte che contano spesso diverse migliaia di pezzi. Ora, per la prima volta, negli spazi del Real Polverificio Borbonico di Scafati è stata allestita una mostra nazionale di bustine da zucchero. Ad organizzarla Francesco Donnarumma, in collaborazione con il fotografo Catello Avagnale, entrambi collezionisti di lunga data. «Sono circa 100.000 gli esemplari di bustine da zucchero oggetto dell’esposizione – spiegano – sono di svariate forme e provengono da tutto il mondo. Alcune bustine hanno un pregio particolare perché appartengono a serie cospicue o perché si tratta di esemplari rari». I soggetti raffigurati sulle bustine sono i più disparati: monumenti, opere d’arte, biciclette, treni, fasi lunari, francobolli, frasi d’autore, fotografie, dipinti, automobili, orologi, fumetti, mondiali di calcio, altri sport, cinema, televisione. Tra gli insoliti oggetti d’arte, ci sono i pezzi della collezione Donnarumma, compreso la serie dei maggiori scrittori russi dal 1917 al 1947. Poi: cappelli, gatti, oroscopi, carte da gioco, le favole, Pulcinella, il Natale, Halloween, la vendemmia, le maschere carnascialesche, gli sposi scafatesi dal 1900 al 1950, ed infine gli stemmi della cavalleria italiana, Pinocchio nel mondo e Pinocchio e lo sport. Alcune serie hanno suscitato particolare interesse negli appassionati tanto da esser esposte in maniera permanente allo “Sugar Packets Museum”, il Museo dello zucchero allestito dai figli di Pinin Pero a Nizza Monferrato.

Un’altra serie, raffigurante Pulcinella, ha trovato spazio presso il museo di Pulcinella ad Acerra. La prima esposizione nazionale, allestita ora nel complesso monumentale di Scafati, dimostra come oggetti d’uso, dismessa la loro funzione quotidiana di semplici contenitori, possano assurgere a ricercata collezione estetica. Ci sono pezzi antichi o al contrario innovativi nel disegno, nella fotografia, nella forma, nello stile; tutti, nel tempo a cui fanno riferimento, riflettono anche i cambiamenti della società, della cultura, del costume e delle arti grafiche. «Talvolta la bustina da zucchero, che tanto distrattamente nella quotidianità apriamo – proseguono gli organizzatori – può rappresentare anche un vero e proprio momento culturale; non poche sono, infatti, le bustine da zucchero che raffigurano opere d’arte o che riportano frasi di famosi autori e scrittori». Nella mostra si troveranno non solo bustine da zucchero raccolte per tematiche, ma anche serie rare e di grande pregio, nonché serie assolutamente inedite create appositamente per questo evento, quali quella raffiguranti le carrozze del Cavaliere Giulio Cesarano, i modelli della stilista Donatella Manzo, le eclissi dell’anno 2015 ed ancora bustine da zucchero raffiguranti i dipinti dei pittori svizzeri Barbla e Peter Fraefel, incentrate tematicamente sui temi della tombola napoletana. Quanto al “contenuto”, ce ne sono di diversi tipi, con all’interno il tradizionale zucchero bianco, con lo zucchero di canna, con il dolcificante. La mostra sarà visitabile, ad ingresso libero, fino al 30 novembre.

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