MUSICA

L’Ariston a diciott’anni Daria prepara le valigie «Ma basta canzonette»

La battipagliese Tegolo tra i 65 in lizza per Sanremo Giovani

Coltivare un sogno è sinonimo di bellezza. C’è un intero universo da esplorare in ogni artista, ma raramente può essere possibile trovare egual bellezza che nell’universo di un artista emergente. Solo lì i sogni più reconditi, le emozioni più forti, i desideri più vasti possono essere custoditi e ritrovare, tra le stelle, la propria casa. C’è questo stesso universo anche in Daria Tegolo, giovane cantautrice battipagliese che, tra oltre settecento emergenti iscritti all’edizione 2019 di “Area Sanremo”, ha superato il primo step, raggiungendo gli altri sessantaquattro concorrenti, tutti ad inseguire un nuovo sogno, chiamato “Sanremo Giovani”, da aggiungere al proprio universo. «È stata una sfacchinata assurda, ma sono contenta - afferma Daria - . Inizialmente ho avuto molta paura, e ho avuto poco tempo per gestire bene tutte le emozioni. Settecento ragazzi divisi in vari gruppi con delle lezioni obbligatorie da seguire, altrimenti si veniva squalificati. Non mi sono accorta neanche di essere passata, la prima a leggere il bando è stata mia madre, che mi ha immediatamente chiamato: appena l’ho saputo mi è venuto un colpo».

Appena diciottenne, Daria Tegolo ha già coltivato delle esperienze importanti che l’hanno portata a questo traguardo, ma la musica è sempre stata parte della sua vita, come racconta: «Ho iniziato da piccolissima, a quattro anni, con un pianoforte. Poi a tredici anni ho avuto l’esigenza di iniziare a scrivere cose che fossero mie, le mie prime canzoni, che si rifacevano al grande cantautorato italiano, da cui sono da sempre attratta. Per me il pianoforte è uno scudo, quando mi siedo al piano sto molto più tranquilla perché gestisco tutto io». La battipagliese lo scorso anno è stata anche protagonista di passaggi televisivi nel talent show “Amici di Maria De Filippi”, dove è arrivata a un passo dalla fase finale. Questa esperienza la racconta così: «Sono stati giorni stressanti, anche più di questi di Sanremo. Però è stato bello perché stare a contatto con altri ragazzi è formativo. “Amici” non è soltanto la trasmissione, ma anche le ore di relax a suonare, a improvvisare canzoni e a inventarle ». I grandi cantautori sono parte dei suoi ascolti, ma nella sua proposta la Tegolo tende a miscelare stili apparentemente diversi tra loro: «Nella mia musica c’è anche l’influenza del pop francese. In particolare mi colpisce la cantautrice Angèle, in cui mi rivedo molto, siccome ha iniziato al pianoforte per poi spostarsi a suoni più elettronici. Nei suoi testi non ci sono banalità, che è anche la mia strada e aspirazione, unire messaggi importanti a suoni pop.

La gente vuole divertirsi, ma allo stesso tempo si è stancata di ascoltare canzoncine senza contenuti». C’è del cantautorato nei suoi ascolti quotidiani, ma non solo: «Ultimamente ascolto spesso “Tommaso” di Fulminacci. L’indie è una traccia più moderna dello stesso cantautorato». Ed ora la Tegolo si prepara ai prossimi step di Area Sanremo. «Non sto facendo nulla perché come al solito mi riduco all’ultimo giorno, lamentandomi di non aver fatto nulla nei giorni precedenti. Una consapevolezza ottenuta grazie ad Amici è quella di vivere queste esperienze con leggerezza, perché se pensi al risultato finale rendi meno. A Sanremo in questi giorni è stato bellissimo, con gli altri ragazzi abbiamo improvvisato jam fino alle 5 del mattino». Una speranza, da parte della cantautrice, è quella di avere la “sua” Battipaglia al fianco: «Per un artista una spinta in più a dare il massimo arriva proprio da questo. Al di là del risultato, sapere che ci sono delle persone che ti sostengono è una soddisfazione ».

Andrea Picariello