In un libro le coincidenze del potere

Carmelo Conte analizza varie figure di leader politici e la parabola dei partiti

La politica, come esercizio del potere, segue leggi complesse e le stesse, anche quando appaiono prevedibili, si incontrano con le coincidenze e le variabili dell’agire che nutrono la storia. Su questa dialettica inafferrabile ruota l’ultimo libro di Carmelo Conte “Coincidenze e Poteri- da Gava a De Mita, da Craxi a Renzi” (Aracne editore, 2016, pagg. 240- euro 14), con la prefazione di Luigi Mazzella. Un saggio sul potere e sui rapporti tra poteri, visti anche attraverso le coincidenze, che non fanno la storia, ma spesso ne determinano e svelano i percorsi, sempre causali, anche quando non si presentano come tali. Certo è che quando a prevalere sono le coincidenze viene meno quella programmazione della cosa pubblica che è alla base del progetto politico. Tra la prima e la seconda Repubblica, l’Italia ha conosciuto diversi leader nell’esercizio di una democrazia mutevole. Nella prima parte del cammino repubblicano la parabola dei partiti è coincisa con la grande politica, toccando il punto più alto con personalità come De Gasperi, Fanfani, Nenni, Moro, Togliatti, Craxi. La parabola invece è coincisa «nel punto più basso - si legge nel volume - con il politicismo e con personalità come De Mita per la gestione, e Berlusconi per la personalizzazione del sistema. Ora il suo arco, appiattendosi, tende a confondersi, tra sobbalzi e cadute, con la stella di Renzi e Grillo, interpreti di un populismo di tipo nuovo, mediatico e nello stesso tempo istituzionale, che nasce non dai margini ma dal centro del potere». Con un occhio attento all’attualità ed alle dinamiche politiche degli ultimi decenni, Conte mette in evidenza le differenze tra la stagione dei grandi dibattiti, dei grandi cambiamenti politici, interpretati dagli uomini e dai partiti, ai “tempi moderni”, caratterizzati da marcati personalismi, che hanno come attori della scena politica uomini senza più partiti alle spalle ma organizzazioni. Conte - che è stato consigliere regionale dalla Campania, deputato al Parlamento per quattro legislature, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e ministro delle Aree Urbane - prova a ripercorrere le stagioni della politica italiana dal suo osservatorio privilegiato, come profondo conoscitore di un mondo e delle sue leggi. Il suo saggio verrà presentato domani alle 16 a Piaggine, nella sala polifunzionale di Piazza Umberto I°. Dopo i saluti del sindaco di Piaggine, Guglielmo Vairo e l’introduzione di Michele Albanese, direttore Generale Banca Monte Pruno di Roscigno e Laurino, ne discuteranno con l’autore: Massimo Paolucci, parlamentare europeo; Stefano Caldoro, ex presidente della Regione Campania e Tommaso Pellegrino, presidente del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni.

Paolo Romano

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