L'iniziativa

In giro per sagre a caccia di “vrulera” e castagne

Sabato e domenica, nella frazione Curti a Giffoni Valle Piana, appuntamento con la quarantunesima edizione della sagra

SALERNO. La castagna torna protagonista nel fine settimana. Sabato e domenica, nella frazione Curti a Giffoni Valle Piana, appuntamento con la quarantunesima edizione della sagra. Una due giorni di gastronomia, un appuntamento con musica e folklore; alle 19.30 di sabato si apriranno le danze e con esse gli stand, sotto la grande “vrulera” – il braciere dove vengono sballottate le caldarroste. Pasta con le castagne, calzoncelli, caldarroste saranno disponibili ad essere assaggiate. Il tutto, annaffiato da un buon vinello locale, rigorosamente rosso. Sabato l’accompagnamento musicale è folk, mentre domenica sarà la volta delle tammorre. Durante le sere della sagra sarà attivo un servizio navetta gratuito e continuo dal centro di Giffoni (piazza Fratelli Lumiere e piazza Annunziata) a Curti (andata e ritorno), dalle ore 19:30 alle ore 24. Non è solo Giffoni, però, a proporre al pubblico la sagra della castagna: a Sicignano degli Alburni, infatti, da domani a domenica ancora una volta è protagonista il marrone. Qui la sagra è in auge da ben quarantaquattro annate. Altri momenti di divertimento con gli sbandieratori e i comici di “Zelig”. Piatti a base di castagnaccio. Anche a San Cipriano Picentino – nei giorni dal 23 al 26 – i visitatori potranno vivere la sagra in piazza Umberto I – comunemente designata quale “piazza grande dei castagnari”. A S. Cipriano gli organizzatori esaltano le proprietà nutrizionali del frutto: «L’intento – spiegano – è il mostrare che la castagna non solo è gustosa ma ha qualità nutritizie che la equiparano alla carne; è assimilabile come lo zucchero, è genuina».

Rinviata di una settimana la festa di Scala che si prepara a vivere nei giorni 23, 24 e 25 ottobre la Sagra della Castagna, giunta alla sua 34esima edizione.

Gli amanti della buona tavola potranno gustare svariati primi e secondi piatti preparati con sapiente maestria dalle massaie scalesi: un sapore d’antico, oserei dire quasi medievale, si può ritrovare nelle penne alla crema di castagne o nel carré di maiale e negli involtini di carne con salsa di castagne.

Non mancheranno i tipici dolci come il tronco e la crostata, ma quest’anno anche i dolci tipici della tradizione italiana come il babà, il cannolo, la deliziosa sposeranno il gusto della castagne di Scala ed i palati più fini potranno assaporare la squisita marmellata e le meraviglie di Scala.

Nel corso delle tre serate si svolgerà il Palio delle Contrade, durante il quale i giovani ed i meno giovani delle sei contrade cittadine, mettendo alla prova le loro abilità, si sfideranno nei tipici giochi scalesi: il Cerchio, il Trocchiello, il Tiro alla fune, lo Strummolo e la sempre avvincente Corsa degli asini. Le degustazioni saranno allietate dai ritmi popolari della Paranza do’ Sperone, di Gianni Mobilya e dalle Nacchere Rosse. Infine a fine mese tornerà anche la notissima sagra, sempre della castagna, a Calvanico – nella Valle Irno.

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