LA CITTA' DELL'ESTATE

In bici per scoprire l’incanto: ecco i suoni della Via Silente

Una guida pensata come uno strumento concreto e dettagliato per esplorare il Cilento a ritmo lento

Chilometro dopo chilometro, in sella a una bicicletta, tra paesaggi collinari e finestre sul mare. È la Via Silente, il percorso cicloturistico di 600 chilometri, nel Cilento più intimo, tra i borghi arroccati e i paesi di montagna, tra il Vallo di Diano e gli Alburni, e la costa mozzafiato. A spingerci a intraprenderla, arriva con tempismo perfetto la prima guida dedicata. Pensata come uno strumento concreto e dettagliato per esplorarla a ritmo lento, raccontando una storia d’amore, quella fra il Cilento e la bicicletta, che va anche al di là del turismo. A realizzarla è stato Alberto Fiorin, per Ediciclo Editore. «La guida è nata in modo particolare. - racconta Simona Ridolfi, ideatrice e presidente della Via Silente - Ho conosciuto virtualmente l’autore quando lui nel 2018 ha intrapreso il viaggio in bici in Patagonia. Lo seguivo perché ero intenzionata anch’io a farlo. L’ho contattato per chiedergli informazioni su quel viaggio e gli ho raccontato il progetto della Via Silente».

Di mezzo la pandemia, il viaggio di Simona in Argentina e le strade che solo apparentemente si erano divise. «Alberto ci ha ricontattati per comunicarci che Ediciclo Editore era interessata a scrivere una guida sulla Via Silente. Tra settembre e ottobre 2020 è stato nel Cilento otto giorni, durante i quali l’ha percorsa e ha raccolto le informazioni che gli servivano per realizzarla». Il volume raccoglie i 15 itinerari tra i più suggestivi di una sub-regione che dai picchi montani ai piatti orizzonti della costa del Cilento si dimostra a misura di cicloturista. Un percorso cicloturistico circolare per scoprire il Cilento e il Vallo di Diano, uno scrigno di storie, suggestioni, leggende, antichi saperi, aree archeologiche, cavità carsiche e coste mozzafiato. Si passa dalle coste rinomate di Capo Palinuro, Marina di Camerota e Acciaroli a borghi e paesi arrampicati sulle rocce, come Castelnuovo Cilento, Castellabate, Postiglione, Teggiano, Padula, da faggete e uliveti centenari a oasi naturalistiche, da monumenti patrimonio Unesco come la Certosa di Padula ad antichi insediamenti cristiani come il Battistero di San Giovanni in Fonte, dall’area geoarcheologica di Elea/Velia a quella di Paestum, fino alle cavità carsiche del Monte Cervati. «Un traguardo davvero importante per noi e per il territorio. Con la guida Ediciclo, la Via Silente acquista forza e visibilità andando a consolidare quel processo di promozione territoriale iniziato 8 anni fa e che ha interessato tutta l’area campana a sud di Salerno», spiega Simona.

Una guida ricca di informazioni turistiche, storiche, naturalistiche e sulle strutture dove pernottare. Ma soprattutto con le informazioni utili: difficoltà, profili altimetrici, condizioni delle strade. Ma questa non è l'unica novità. Da alcune settimane è nata anche la prima struttura dedicata al tracciato cicloturistico. È l’Ostello Silente Km 9 che si trova a Velina, a 9 chilometri da Castelnuovo Cilento, paese di partenza della Via Silente. Non semplicemente una struttura ricettiva ma un luogo di incontro e di scambio tra chi sta per partire e chi è appena rientrato dal lungo viaggio nel territorio cilentano. Il punto dal quale partire e al quale tornare.

Marianna Vallone