Rutino

Il “Volo dell’angelo” e la guerra tra il bene e il male

Il tradizionale appuntamento si ripete ogni seconda domenica di maggio in occasione delle celebrazione per San Michele Arcangelo

RUTINO. Torna a Rutino il “Volo dell’angelo” un appuntamento ormai tradizionale che si ripete ogni seconda domenica di maggio. In occasione delle celebrazione per san Michele arcangelo, protettore del centro cilentano la cui festa ricorre proprio l’8 maggio, viene messa in scena una sacra rappresentazione che ha come protagonista un angelo. Ad essere evocato è il duello tra san Michele e il diavolo, sfida che vede vittorioso il santo sul demonio, il bene sul male. Molte le rappresentazioni di tale duello nel Cilento, ma la più nota è di sicuro quella legata alla tradizione rutinese.

La storia legata al volo dell’angelo è molto antica tanto da perdersi nei secoli. Non si hanno documenti scritti sulla nascita della tradizione ma ci si affida alla semplice diffusione orale. Per quanto riguarda l’origine della festa, non si conoscono documenti storici a tale riguardo antecedenti ad un unico foglio sciolto, datato al 1866, conservato nell'Archivio storico parrocchiale, che elenca alcuni oggetti pertinenti al corredo indossato dagli attori nella sacra rappresentazione, quali elmo, corazza, lancia. La rappresentazione è molto complessa e vede un bambino, che impersona l’angelo, sfidare a duello e sconfiggere il diavolo e i suoi seguaci.

Il bambino viene legato ad una robusta corda tesa tra due strutture poste all’estremità della piazza sulla quale si affaccia la chiesa madre, manco a dirlo consacrata a san Michele.

Il volo oltre ad avere una parte scenica ne ha una recitata, il dialogo tra l’angelo e il diavolo. Leggenda vuole, come riporta il professor Alfonso Rizzo nel suo libro “Rutino, storia e folklore”, che il testo della recitazione sia stato scritto secoli addietro da un rutinese e che dalla sua nascita non abbia subito variazioni, il che è confermato da alcune copie del testo custodite come reliquie.

La rappresentazione prende il via alle 13 con l’entrata in scena dell’angelo che, sostenuto da una carrucola legata alla fune, si ferma sopra un palco allestito nella piazza dal quale escono i diavoli.

Qui c’è il primo dialogo in cui l’entità celeste lancia un monito ai maligni. L’angelo sfida il diavolo e avverte solennemente: «Solo contro i tuoi la pugna accetto». Dopo un altro scambio di battute si chiude il primo atto, l’angelo vola sulla piazza e i diavoli si rifugiano negli Inferi.

Nella seconda parte della rappresentazione si svolge la tenzone vera e propria. San Michele, armato di spada, vince sul diavolo e cantando un inno a Dio termina il suo volo tornando dall'Altissimo, accompagnato da un canto celestiale e dagli applausi del pubblico festante.

Di grande richiamo turistico, il “Volo dell'angelo” di Rutino è diventato un appuntamento fisso per il circondario che ne apprezza la bellezza e il carico emotivo.

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