LA STORIA

Il teatro che unisce i popoli, attori in scena con immigrati ad Atena Lucana

Fanno tutti parte di un progetto di “residenza artistica”

ATENA LUCANA - Il teatro come strumento per integrare ed unire culture diverse, portando così il mondo al centro della creatività. E’ questo l’obiettivo che si pone il progetto di “residenza artistica” voluto dall’amministrazione comunale di Atena Lucana che ha preso corpo grazie alla collaborazione con l’associazione culturale Teatro Simurgh di Guardiagrele, piccolo centro in provincia di Chieti. Tredici attori professionisti, provenienti dalla Bolivia, da Giappone, India, Panama, Taiwan, Venezuela e da varie parti d’Italia, dallo scorso 21 agosto sono “residenti” ad Atena Lucana dove insieme ad un gruppo di 10 giovani immigrati con predisposizione all’arte scenica, selezionati nei centri di accoglienza del Vallo di Diano, sono impegnati in un laboratorio teatrale per otto ore al giorno, con l’obiettivo di preparare uno spettacolo che sarà portato in scena la sera del 31 agosto in una delle piazze del piccolo centro del Vallo di Diano. L’amministrazione comunale ha trasformato una delle scuole del paese in un piccolo hotel e gli attori hanno la possibilità di alloggiare nelle aule, che per l’occasione sono diventate delle camere triple.

Erminio Cioffi