LO SPETTACOLO

Il re dei trasformisti irrompe al “Verdi” con sessanta personaggi 

Arturo Brachetti sarà protagonista dal 22 febbraio a Salerno

SALERNO. Si intitola “Solo” il nuovo spettacolo che Arturo Brachetti porta in scena da giovedì 22 a domenica 25 al Verdi, per la regia dello stesso performer, su scene di Rinaldo Rinaldi, con i costumi di Zaira de Vincentiis con le musiche originali di Fabio Valdemarw e la video art di Riccardo Antonino.
Il titolo potrebbe indurre in inganno se non fosse che si tratta di un “one man show” in cui l’Arturo nazionale veste i panni con repentini cambi di ben 60 personaggi , coadiuvato solo dalla sua ombra, portata in scena dal performer Kevin Michael Moore.
Dopo il debutto a Parigi e le recite al Teatro Sistina di Roma, Brachetti arriva a Salerno per far entrare il pubblico nella casa dei suoi sogni, in cui in un gioco di scatole cinesi lo vedremo interpretare i personaggi che lui stesso ha amato durante la sua vita, dalla fanciullezza ai giorni nostri.
«Il fil rouge dello spettacolo è la casa, dalle stanze dell’infanzia, piena di bambole e giocattoli che prendono vita, al bagno, posto in cui invecchio, al salone, stanza della musica, in cui vesto i panni dei miei miti musicali, alla cucina che ho pensato come una mini farsa napoletana», ci dice Arturo, che continua parlando delle varie chiavi di lettura del suo spettacolo.
«Nello spettacolo c’è il sogno surreale, la cultura che respiri attraverso i quadri appesi nelle stanze che prendono vita, la musica che interpreto attraverso una carrellata di cantanti. Michel Moore, unico in scena con me, interpreta la mia ombra che si ribella, vuole riportarmi al buon senso, alla maturità. Ormai ho 60 anni ma il mio “fanciullino” prende spesso il sopravvento».

Paola Primicerio
©RIPRODUZIONE RISERVATA.