Il newsmagazine l’Espresso cambia pelle Venerdì Luigi Vicinanza alla Feltrinelli

“Capitale corrotta=Nazione infetta”. Quel titolo, nel 1955, entrò nella storia. Da allora sono passati sessant’anni. Firme illustri (da Pasolini a Sartre), giornalisti grintosi e direttori capaci di...

“Capitale corrotta=Nazione infetta”. Quel titolo, nel 1955, entrò nella storia. Da allora sono passati sessant’anni. Firme illustri (da Pasolini a Sartre), giornalisti grintosi e direttori capaci di non tradire mai quell’identità graffiante che ha fatto dell’Espresso il principale newsmagazine italiano. Da qualche mese il settimanale delle grandi inchieste ha cambiato look, ma anche pelle, per adeguarsi ad una realtà sempre più “social”. Una trasformazione traghettata da Luigi Vicinanza, al timone de l’Espresso dal 9 ottobre del 2014, che ha scelto uno slogan tanto efficace quanto inequivocabile - “L’essenziale per capire” - per trasferire ai lettori i principi di base del nuovo corso editoriale. Sarà proprio Vicinanza, già direttore del quotidiano la Città, a raccontare il suo nuovo newsmagazine, con le sue hardnews, le sue culture declinate al plurale per ricostruire le mille sfaccettature del Paese, la sua finestra “glocal” aperta su quanto accade nel mondo e nella provincia italiana, i reportage che da sempre hanno rappresentato la sua peculiare cifra stilistica. L’appuntamento è per venerdì (ore 18.30) presso gli spazi della libreria Feltrinelli di corso Vittorio Emanuele. “Vi racconto il mio Espresso” è il tema dell’incontro che vedrà protagonista Luigi Vicinanza, accompagnato dal direttore del nostro quotidiano, Enzo D’Antona.